A proprio rischio e pericolo

Temperature alte? A Fara se ne fregano dei divieti e fanno il bagno nell'Adda

Nonostante le tragedie di questi mesi, le transenne della Protezione civile e il veto del Comune, tanti hanno deciso comunque di cercare refrigerio...

Temperature alte? A Fara se ne fregano dei divieti e fanno il bagno nell'Adda
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Quelli che stiamo vivendo sono probabilmente, e almeno finora, i giorni più caldi di questa estate. Per questo molte persone che non hanno la fortuna di essere da qualche parte in ferie, nel fine settimana (10 e 11 agosto) ha cercato refrigerio sulle sponde dei fiumi della zona. Fregandosene anche dei divieti di balneazione.

In barba ai divieti...

Negli ultimi due mesi, sono state tante le tragedie avvenute nei corsi d'acqua della provincia di Bergamo. E anche per questo l'attenzione da parte dei Comuni è molto alta. Ma non sempre è facile gestire le persone. Basti vedere qualche è successo a Fara Gera d'Adda, nei pressi del centro sportivo, dove tanti hanno deciso di buttarsi nel fiume in barba ai divieti e superando le transenne.

Come racconta PrimaTreviglio, in molti hanno superato le barriere installate dai volontari della Protezione civile e sono entrati nell'Adda per un bagno. E ciò nonostante il Comune avesse posto il divieto per la pericolosità rappresentata dalle correnti.

Sommozzatori al lavoro

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Fortunatamente, nessuno si è sentito male e non ci sono stati incidenti. Ma quanto accaduto in quella zona di Fara cozzava con quanto, negli stessi istanti, stava avvenendo poche centinaia di metri più in là, dove i sommozzatori volontari di Treviglio erano al lavoro per rimuovere da sotto il ponte i rami rimasti incastrati.

Commenti
Elisabetta

Il fiume Adda è inquinato , il divieto di balneazione doveva venire rispettato già da moltissimi anni , il fatto che non dessero multe ,sbagliando , non è un buon motivo per rischiare di prendere malattie . PS. Sono cresciuta sull'Adda .

Daniele

Poi che non chiamino i soccorsi xò, uno spiego di soccorsi tra elicotteri e pompieri, carabinieri ecc.. allo stato, costa più di ventimila euro forse il doppio..senza contare che si mette a repentaglio la vita di altre persone che con la bravata non c'entrano niente..sono cmq d'accordo nel dire che per la maggior parte è gente che non è italiana e che non conosce il fiume e la sua pericolosità..

Brhno

Sono più di 30 anni che c'è il divieto di balneazione e continuano ad annegare. Ma sono persone asiatiche che o non sanno nuotare o non capiscono che non puoi bagnarti pieno di alcool o dopo mangiato. Le multe come vedete Nkn servono a nulla. Appena la Polizia va via, i bagnanti tornano al fiume e danno il bagno. Bagnarsi a pochi metri dalla riva non è pericoloso, ma chi non capisce che il fiume é pericoloso e si tutta dai ponti questo si va sanzionato, peccato che i Comuni non hanno risorse x pagare il personale che dovrebbe restare sugli argini a fare i controlli. É una battaglia persa non si fermeranno mai, firse schierano l'esercito H24 a vietare i bagni ma poi le città si svuotano. Attenzione a proibire tutto.

Michele

Si può morire in ogni momento, almeno mi rinfresco

Massimo

Per Cri: più che i cartelli e le boe ci vuole sale in zucca

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