La risposta

Residenti esasperati dai lavori a Ponte San Pietro, Aruba: «Non siamo noi i responsabili»

L'azienda risponde agli abitanti di via Tagliamento: «Lì sta operando Enel. Non siamo “una multinazionale che fa quello che vuole”»

Residenti esasperati dai lavori a Ponte San Pietro, Aruba: «Non siamo noi i responsabili»
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di Laura Ceresoli

Nei giorni scorsi, alcuni residenti di via Tagliamento a Ponte San Pietro si sono lamentati tramite le pagine del nostro giornale per il rumore causato dai lavori per la realizzazione di una cabina primaria di E-Distribuzione, nel quartiere Giurati. L'area si trova a pochi metri dalle abitazioni e adiacente al complesso di Aruba. In seguito alla pubblicazione dell'articolo, i responsabili del più grande data center campus d'Italia ci tengono a precisare che il cantiere non è in alcun modo controllato o gestito dalla loro azienda, ma appartiene invece al gruppo Enel.

Inoltre, la cabina primaria di E-distribuzione in corso di realizzazione non è al servizio del campus di Aruba, ma servirà in media-bassa tensione altre utenze residenziali e industriali nella zona per far fronte al previsto aumento dei consumi generali, anche in ottica dell’elettrificazione della mobilità prevista per i prossimi anni. Aruba condividerà con E-Distribuzione la connessione in alta tensione che Terna sta realizzando per alimentarla (cantiere in zona stadio) e costruirà una propria cabina di trasformazione a nord di quella di E-distribuzione e, quindi, più lontana da via Tagliamento.

Durante il Consiglio comunale del 23 luglio, i consiglieri di "Tu Per Ponte al futuro" avevano sottolineato, inoltre, che «il rumore emesso dalla centrale elettrica di Aruba è notevolmente aumentato in seguito alla rimozione degli alberi, variando a seconda delle condizioni atmosferiche, e che sta causando un notevole disturbo alla qualità della vita quotidiana».

A tal proposito, Aruba replica: «Ci spiace molto leggere di un disboscamento operato da Aruba nell’area adiacente al fiume Brembo: il riferimento è probabilmente legato all’abbattimento di alcune piante che si trovavano all’interno dell’area di E-Distribuzione e di cui Aruba non è responsabile. Ancora, per quanto riguarda la centrale idroelettrica di Brembate di Sopra, il rumore lamentato è riconducibile all'acqua del Brembo che quest'anno è stata più abbondante rispetto all'anno passato, caratterizzato da una persistente siccità. Non solo, a causa di lavori di manutenzione che hanno coinvolto la centrale, la stessa è rimasta ferma per settimane aumentando pertanto la quantità di acqua che fluisce nel tratto di fiume vicino a via Tagliamento invece che passare attraverso la centrale. Pur essendo tutto ciò fuori dal nostro controllo, stiamo realizzando un ampliamento della centrale che permetterà di far passare più acqua attraverso l’impianto, riducendone la quantità e prevedendo una minore rumorosità del fiume».

Le case di via Tagliamento a Ponte San Pietro

Infine, alcuni cittadini si sono detti preoccupati per la possibile svalutazione immobiliare dei loro appartamenti data l'attuale vista "panoramica" sulla centrale. Anche su questo punto Aruba precisa: «L'area in cui sta sorgendo la cabina primaria di E-distribuzione ospitava in precedenza il depuratore chimico-fisico dello stabilimento Legler, peraltro da anni in stato di abbandono. Non riteniamo, quindi, che si possa parlare di una svalutazione degli appartamenti prospicienti, dato che da sempre confinano e si affacciano su un’area produttiva ospitante uno stabilimento industriale. Ciò che più ci preme sottolineare però è che Aruba non è in alcun modo “una multinazionale che fa quello che vuole”. Siamo un’azienda familiare italiana con sede a Ponte San Pietro che ha da sempre avuto un ottimo rapporto con il territorio, operando nel pieno rispetto delle leggi e realizzando solo ciò che è stato debitamente autorizzato da tutti gli enti preposti».

Aruba conclude: «Ci spiace sinceramente dei disagi segnalati dagli abitanti del quartiere Giurati, ma crediamo che sia importante fare chiarezza sulla situazione in modo che le loro richieste siano indirizzate a chi di competenza, dato che si tratta di aree e opere fuori dal nostro perimetro e controllo».

Commenti
Paolo74

In quella zona l'elettricità va...Aruba !

Ettore Muti

Soliti contrari a tutto

Massimo

In cerca di soldi. Lamentati lamentati che magari...

ennio de giorgi

Da quello che si capisce leggendo l'articolo: 1 le persone si lamentano del rumore del fiume; 2 le case si svalutano nonostante che siano state costruite vicino ad un depuratore; 3 i vicini cosa si aspettano? Magari un contributo economico?

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