L'escursione consigliata

Resegone, pizzo Arera e Diavolo di Malgina: un tris di gite per un Ferragosto sui monti

Per chi è rimasto in città, ecco dei suggerimenti per fuggire dall'afa e immergersi nella bellezza delle Valli bergamasche

Resegone, pizzo Arera e Diavolo di Malgina: un tris di gite per un Ferragosto sui monti
Pubblicato:

di Angelo Corna

Sono giorni di festa. Di relax. Perfetti per ricaricare le pile. Non tutti, però, hanno la possibilità di andare via in questa settimana di Ferragosto. Abbiamo allora pensato di suggerirvi tre escursioni sulle nostre montagne a pochi chilometri da Bergamo. Tre giri per fuggire dall'afa cittadina e immergersi nella bellezza delle nostre Valli.

Resegone

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C’è chi dice che sia il balcone panoramico più bello del nord Italia. Il monte Resegone, con i suoi 1.875 metri quota, offre a chi ne vince la cima panorami unici e indimenticabili. Una loggia che nelle giornate serene permette di spaziare su tutta la Pianura Padana, sulle vette più belle del nostro arco alpino, per poi arrivare fino al lontano Monte Rosa.

Tanti sono i tracciati che permettono di raggiungere la vetta di questa montagna; il percorso più semplice trova partenza da Brumano, in Valle Imagna. Marchiato dal segnavia Cai 571, il sentiero risale dal cimitero del paese e continua lungo una carrareccia, che si snoda tra prati e baite ristrutturate. Dopo circa 15 minuti di cammino il tracciato piega a destra e risale nel bosco, in direzione del rifugio Resegone, di recente costruzione.

L’ambiente cambia di nuovo: il bosco lascia spazio ai pascoli e finalmente possiamo osservare, in lontananza, la vetta della nostra montagna. Proseguiamo con forte pendenza e ripidi tornanti attraverso coste rocciose e, sempre con percorso ben segnalato, raggiungiamo il Rifugio Azzoni. Un ultimo strappo e una scalinata ci permettono di arrivare, dopo poco più di due ore di cammino, alla vetta di Cima Cermenati.

Pizzo Arera

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Il Pizzo Arera si erge a nord della Val Serina e a sud della Valcanale ed è formato da un imponente massiccio di roccia calcarea solcato da creste, pareti e canaloni. Avendo un isolamento di quasi 10 km, dalla vetta si può ammirare un panorama grandioso a 360°: la vista spazia sulle vette di tutto l'arco orobico. La via normale per la vetta risale il versante sud: il sentiero si snoda dal parcheggio posto al termine di una ripida strada a pagamento, che sale dalla località Zambla Alta.

Il tracciato risale i pascoli dell'Alpe Arera, raggiungendo in 45 minuti il rifugio Capanna 2000. Dietro il rifugio, la via per la vetta sale arrampicandosi ripida per la cresta della montagna, per poi attraversare in piano arrivando a un canalone che porta a un passaggio attrezzato con dei pioli in ferro e catene. Superato il passaggio (I grado di difficoltà), dopo un'ulteriore salita tra sentiero ghiaioso e roccette, si guadagna la vetta. La tempistica è di circa 2 ore e mezza.

Da nord è possibile raggiungere la cima in un ambiente più selvaggio. Dal Passo di Corna Piana (raggiungibile dal rifugio Capanna 2000, da Valcanale o da Roncobello) si guadagna il versante nord per ghiaioni, per poi superare un ripido canalino; salendo tra cenge, roccette e infido terreno ciottoloso, si raggiunge infine la croce di vetta.

Diavolo di Malgina

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Il Pizzo del Diavolo di Malgina si posiziona tra le dieci vette più belle delle Orobie. Con i suoi 2.924 metri di altezza, situato lungo lo spartiacque tra la provincia di Bergamo e quella di Sondrio, si trova a est del pizzo Coca, nella zona che comprende le più alte cime della catena orobica (in ordine di altezza è la sesta vetta del gruppo).

La via normale per raggiungere la cima è lunga ma agevole ed è riservata agli esperti. Si parte da Valbondione seguendo il sentiero che conduce al Rifugio Curò. Raggiunta la struttura, si continua in direzione del Lago del Barbellino Naturale, fino a raggiungere la deviazione per il lago della Malgina. Pieghiamo a sinistra e continuiamo in salita fino a toccare il grazioso lago naturale: da qui si prende il sentiero in direzione nord-ovest e si sale lungo la pietraia in direzione del nevaio. Si segue quindi il sentiero che va a destra verso il Passo di Malgina, per poi continuare lungo la pancia sud della montagna, fino a raggiungerne la vetta.

Ci attende un panorama unico. Verso sud appare maestoso il monte Gleno, con ai lati il Pizzo Recastello e il Pizzo Strinato, e più in basso il lago della Malgina e il lago Gelt. A est si erge il monte Torena, oltre il quale si apre la Valle di Belviso, con a nord le sorgenti del Serio. A ovest, invece, si ha una splendida visuale della bocchetta dei camosci e del Pizzo Coca, mentre a nord si apre la Valtellina.

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