Lago d'Iseo

Il turismo ha portato il problema dei parcheggi sulla litoranea tra Riva di Solto e Castro

Nel tratto vicino al Bogn, in località Grè a Solto Collina e nell'area di Castro, tanti non trovano posto oppure posteggiano in sosta vietata

Il turismo ha portato il problema dei parcheggi sulla litoranea tra Riva di Solto e Castro
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Si avvicina il periodo di Ferragosto e, seppur rimandato di qualche settimana per via del meteo poco vacanziero tra giugno e luglio, torna il problema del parcheggio selvaggio sulla litoranea tra Riva di Solto e Castro, vicino alla quale si trova la suggestiva baia del Bogn, che attira ogni estate numerosi turisti, anche stranieri.

Un certo successo per le campagne di promozione del lago d'Iseo e delle sue meraviglie bergamasche, anche dopo l'evento della Capitale della Cultura, ma il rovescio della medaglia è l'afflusso delle numerose auto dei visitatori che, quando devono fermarsi sulle sponde del Sebino, da qualche parte le dovranno pur lasciare.

Litoranea invasa dalle auto

In località Grè di Solto Collina, per esempio, le macchine il sabato e la domenica riempiono già dalla mattina presto lo spazio disponibile per parcheggiare, anche dove teoricamente sarebbe di proprietà privata, per cui dopo poche ore si fatica a trovare un posteggio.

A Castro i cittadini sono contrariati dall'abitudine di vari turisti di lasciare i propri veicoli fuori dagli stalli, quando ci sarebbero peraltro i parcheggi a pagamento, mentre a Riva ce ne sono diversi parcheggiati sulla banchina, che quindi costringono chi è in giro a prestare ancora più attenzione. Tanti parcheggiano vicino alla cava del Ceppo di Grè, ma da un po' di tempo i gestori hanno dovuto mettere la catena per delimitare lo spazio necessario a garantire almeno il passaggio dei mezzi, impedito da alcune vetture in sosta.

Si evitano i posti a pagamento

Il club "Sportaction" di Solto Collina, che si trova in zona Grè dove, in effetti, veri e propri parcheggi pubblici non ci sono, ha evitato di essere invaso dai turisti riservando la propria area parcheggio esclusivamente ai clienti, così come l'associazione dei surfisti ai soci. Il Comune, invece, fatica a trovare soluzioni per creare aree di sosta, perché non ha proprietà in quel tratto.

L'Amministrazione di Castro ha ribadito che i parcheggi a disposizione dei turisti ci sarebbero, ma essendo a pagamento, come l'area vicino alla Lucchini (un euro l'ora, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19), sarebbero lasciati quasi vuoti, a discapito di zone dove il posteggio sarebbe vietato e pericoloso per la circolazione.

In sintesi, da una parte i turisti si lamentano perché, se non si arriva la mattina presto, poi si fatica a trovare posto e comunque non è scontato riuscire a posteggiare. Dall'altra, c'è chi fa notare che i posti, almeno in certe zone, ci sarebbero, ma essendoci la tariffa vengono in molte occasioni scartati, preferendo magari lasciare la propria auto a bordo strada o in aree dove la sosta sarebbe vietata.

Commenti
Luciano

Mi manca il tempo del covid . Troppi rinko e troppi stranieri incivili

Massimo

Al solito. L'idea di rispettare le norme vale solo per gli altri.

Aurora

Prima di parlare di parcheggi selvaggi bisognerebbe AVERE i parcheggi!

Francesco Giuseppe

Ormai i comuni sono in delirio di onnipotenza. Prima vogliono i turisti per far conoscere il loro territorio, organizzano manifestazionie sagre di ogni tipo per attirarli, ma... non vogliono le loro auto o moto! Vorrebbero tutti a piedi, un po' come a Bergamo, per spendere comunque i loro soldi nelle economie locali. Ormai si credono padroni delle persone che, secondo loro (tutti, di ogni colore), devono muoversi come e quando decidono loro, fare solo ciò che dicono loro, pagare ogni genere di gabella a loro favore (pedaggi, parcheggi, tasse varie), spendere da loroma senza un minimo di libertà e scelta. Stanno trasformando il turismo in moloch anti uomo, solo per loro. A questo punto, signori comuni, vale la pena di mandare voi a quel paese e starcene a casa. Ah, dimenticavo, se loro non vogliono noi, anche voi restate a casa vostra, sulla vosttra stradella e con la vostra acqua, non date fastidio a chi vive in altre zone. Chissà come sarebbero contenti questi comuni, se non vedessero più nessuno!

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