Il migliore in campo è Musso, ma la prestazione di tutti merita un grande applauso
La prestazione del gruppo merita lodi perché le difficoltà erano grandissime. È stato il portiere, però, a tenere aperta la partita
di Fabio Gennari
Fare di più era complicato, il fatto che alla fine il migliore sia Musso (due grandi interventi a evitare i gol di Vinicius e Bellingham) è significativo, ma la prestazione di tutti i titolari merita un applauso. Anche se qualche errore c'è stato e in certe situazioni si sarebbe potuto fare meglio. Ma, alla fine, la verità è che questa Atalanta ha fatto benissimo contro un Real Madrid zeppo di campioni.
Musso 7,5: al quarto d’ora il destro di Mbappé poteva fargli molto male, ma ci pensa Hien a ribattere tutto. Nel primo minuto di recupero del primo tempo, Rodrygo scarica sulla traversa. Fino a quel momento, comunque, lui non ha dovuto praticamente mai intervenire, tranne in uscita bassa al 35’, quando Bellingham lo contrasta e viene ammonito. Subisce il gol dello svantaggio da Valverde con poche colpe, è superlativo poco dopo su Vinicius (62’) e Bellingham (63’), ancora bravo sull'inglese al 66’. Sul 2-0 di Mbappé non può nulla, ma gli interventi precedenti e successivi assumono proporzioni esagerate.
Djimsiti 6,5: grande avvio di gara, superlativo nella lettura della fase difensiva, ma anche abile a sganciarsi in avanti quando c’è la possibilità di farlo. Nella ripresa il Real aumenta i giri del motore e in occasione del primo gol Vinicius lo punta e lo salta con grande facilità appoggiando per Valverde. Difficile fare di più, per condizione atletica ma soprattutto passo degli avversari. Merita comunque applausi.
Hien 6,5: subito molto aggressivo, commette un paio di falli su Vinicius e Scharer lo guarda storto. Al 15’ è provvidenziale sul cross di Valverde che Mbappé gira verso Musso. Grande primo tempo, superlativo l’avvio di ripresa con un paio di chiusure da urlo, ma errore pesante al 68’, quando si fa soffiare la palla da Rodrygo in avvio dell’azione che porta al 2-0 di Mbappé. Meriterebbe un voto più alto, ma quella leggerezza, di fatto, chiude ogni discorso. (90’ Palestra s.v.).
Kolasinac 6,5: non ha il passo di Rodrygo, eppure lo controlla di posizione per tutto il primo tempo senza rischiare mai nulla. Alla lunga cala un po’ e in occasione del vantaggio del Real non pare particolarmente attento e in posizione. (71’ Bakker 6: buon finale di gara, prova qualche spunto e si fa vedere, anche se con il risultato già compromesso).
Zappacosta 6,5: al 6’ si incunea bene in avanti e riceve l’appoggio di De Ketelaere, senza però riuscire a crossare bene. È molto attivo per tutta la prima frazione di gioco e spesso si fa trovare pronto ad attaccare. (63’ Godfrey 6: non riesce a contrastare Bellingham, che serve Mbappé per il 2-0. Poi si spinge in avanti alla ricerca di fortuna. Gara sufficiente).
Ederson 6,5: apre la gara con un fallo, evitabile, su Valverde che gli costa il giallo (9’). Per tutto il primo tempo è attento in chiusura e bravo anche a far ripartire l’azione, come al 34’, quando Lookman non riesce ad arrivare al tiro. Cala un po’ alla distanza e in occasione del gol di Valverde non arriva a chiudere. È però tra gli ultimi a mollare.
De Roon 7: subito un paio di diagonali da applausi. Al 24’ si inserisce in area e il suo cross di destro viene deviato sulla traversa da Militao. Corre ovunque, corre per tutti e quando il Real Madrid prova a rendere il risultato rotondissimo non cede di un centimetro.
Ruggeri 6,5: bel duello con Carvajal fin dai primi minuti. È tra i più attivi della prima frazione di gioco, senza mai dimenticare anche la copertura. Cala nella ripresa sul piano atletico, passa braccetto difensivo nell’ultima parte di gara.
Pasalic 7: posizione fastidiosa la sua per il Real Madrid. È attento in copertura, ma anche a ripartire in profondità facendosi trovare spesso in posizione interessante. Al 47’, su cross di de Roon, costringe Courtois a compiere un autentico miracolo in tuffo ed è l’occasione più importante della partita per i nerazzurri. Cala un po’ alla distanza, ma merita comunque applausi. (90’ Manzoni s.v.).
De Ketelaere 6,5: gran palla per Zappacosta al 6’, al 23’ scappa a Rudiger ma finisce a terra e al 24’ è lui a mettere in area per de Roon, che poi crossa sulla traversa con deviazione di Militao. Alla distanza, la sua pericolosità cala e dopo un’ora Gasperini lo sostituisce con Retegui. (63’ Retegui 6: entra nel momento in cui il Real spinge al massimo e trova il raddoppio, ha un paio di buone occasioni ma non trova la porta. Attenuante importante: è arrivato da pochissimo, serve pazienza).
Lookman 6: parte bene, frizzante e propositivo. Ha due o tre situazioni interessanti che potrebbe sfruttare meglio, ma non riesce a essere incisivo fino in fondo. Resta in campo fino alla fine e ci prova in continuazione, ma, a differenza di Dublino, stavolta non è determinante. Contro avversari così forti può succedere, ma si poteva fare qualcosa in più.
Gasperini 7,5: tiene aperta, grazie ai suoi ragazzi, una gara complicatissima per oltre un’ora creando anche i presupposti per il vantaggio (il primo miracolo del match è di Courtois). Ha pochissimo da rimproverare alla squadra, perché quando gli altri sono così forti è normale pagare dazio al primo errore. Negli undici iniziali questa squadra è ancora altamente competitiva, ora servono innesti per tornare a essere un gruppo forte anche con le alternative.
Dopo il capolavoro sul 2° gol Hien si merita il 6,5. Apperò! Per l'insufficienza ne doveva fare altri 2 o 3? Continuo a pensare che prendere calciatori da squadre retrocesse (Holm) o fanalino di coda (Hien) non sia una genialità per la Champions...