Omicidio di Sharon, altro sopralluogo dei carabinieri con Sergio Ruocco nella loro casa
I militari sono arrivati poco dopo mezzogiorno di oggi (venerdì 23 agosto) con l'uomo e sono rimasti una ventina di minuti
I carabinieri del Nucleo investigativo sono rimasti oggi (venerdì 23 agosto) una ventina di minuti, tra mezzogiorno e mezzogiorno e venti, con Sergio Ruocco dentro l'abitazione di via Merelli a Terno d'Isola, dove il 37enne di Seriate viveva con la compagna Sharon Verzeni. Sia l'uomo che i militari indossavano tutte della Scientifica.
Prelevati oggetti e fatti dei filmati
I carabinieri e il 37enne sono dunque rimasti all'interno dell'abitazione più o meno lo stesso tempo di ieri, quando era stato effettuato un altro sopralluogo, però poco dopo le dieci di mattina.
In quel caso, i militari avrebbero prelevato un oggetto che potrebbe tornare utile per le indagini, sebbene Ruocco abbia specificato di non poter rivelare ciò che gli investigatori hanno preso da casa sua. Oggi, invece, sarebbero stati prelevati diversi device elettronici, come telefoni e computer. In entrambi i casi, si sarebbero girati dei filmati come documentazione per le indagini. Nel frattempo, proseguono i colloqui al Comando provinciale con parenti e colleghi di lavoro della vittima.
Stamattina, inoltre, si è recato di nuovo in via delle Valli il padre Bruno Verzeni, anche se non si è capito se per un altro interrogatorio o questioni differenti. Ieri invece erano stati sentiti gli zii materni della barista uccisa, tra cui Giusi Previtali, autrice della lettera lasciata in via Castegnate, che invitava chiunque fosse a conoscenza di elementi utili a farsi avanti e permettere alla nipote di avere giustizia. Gli investigatori hanno convocato anche due colleghe della ragazza della pasticceria Vanilla di Brembate.
Ruocco non è indagato
La scorsa giornata si era poi diffusa l'informazione che Ruocco fosse stato, al ritorno in caserma da Terno, interrogato dagli inquirenti come persona informata sui fatti, quindi per la terza volta dopo la prima, subito dopo il delitto, e la seconda pochi giorni fa. Tuttavia, a stretto giro dal Comando provinciale si è chiarito che nessun ulteriore colloquio era stato condotto con il fidanzato della vittima.
«Nella giornata odierna (ieri per chi legge, ndr) è stato effettuato un accesso all'abitazione di via Merelli a Terno d'Isola, già posta sotto sequestro. All'accesso ha preso parte anche il signor Sergio Ruocco quale proprietario dell'immobile - hanno dichiarato i carabinieri -. Le motivazioni dell'accesso sono coperte da doveroso riserbo investigativo. Ruocco non è stato sentito nuovamente come persona informata sui fatti. La sua posizione non è cambiata e non risulta indagato».
Ormai, quando è uccisa una donna, si mette preventivamente in croce il compagno. E magari ne esce pulito dopo anni di tormenti, di cui nessuno mai lo potrà risarcire. Guarda caso, se a essere uccisa è una single (delitto di Colognola, dicembre 2016), presto si arriva all'archiviazione perché non si riescono a trovare né sospettati né movente né evidenze. Il fatto che spesso l'omicidio di una donna sia commesso dal suo compagno (o dal suo ex) non significa che debba SEMPRE essere così.
Stanno cercando il capro espiatorio, come Bossetti, Erba, Cogne, Garlasco, ecc.? Sono ormai tanti gli omicidi di donne mai risolti in bergamasco, come scrive anche Libero oggi.