Quest'anno niente mucche, pecore e capre alla Fiera di Sant'Alessandro di Bergamo
A causa della malattia "Blue tongue", Regione Lombardia ha vietato la presenza degli animali a eventi di questo tipo per impedirne la diffusione
Quest'anno non ci saranno né mucche, né tantomeno pecore e capre alla Fiera di Sant'Alessandro di Bergamo: gli organizzatori dovranno rispettare le disposizioni di Regione Lombardia che, per evitare la diffusione della malattia della "Blue tongue", ha proibito qualsiasi evento che preveda l'esposizione di questi animali.
La prevenzione della malattia
La rassegna più importante della categoria sul territorio, che si terrà da venerdì 6 a domenica 8 settembre alla Fiera cittadina, ospiterà gli espositori dei settori di agricoltura, macchinari e tecnologie, zootecnia, equitazione e prodotti tipici. E che dovrà nuovamente fare ancora i conti con problematiche di tipo sanitario dopo il periodo del Covid, seppur (fortunatamente) con una malattia infettiva non contagiosa per gli esseri umani.
La Blue tongue si trasmette attraverso gli insetti che si nutrono del sangue degli animali, che fanno quindi da vettore per un virus a Rna che presenta diversi sierotipi (versioni), per cui la diffusione sul territorio deve essere monitorata e contrastata. I capi che si ammalano hanno come sintomi febbre, edema (gonfiore) alla testa, produzione eccessiva di muco, difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, lingua ingrossata e cianotica, da cui il nome della malattia, che significa "Lingua blu".
Divieto per i ruminanti
Sul tema, in base alle indicazioni di Regione Lombardia del 26 agosto di quest'anno, si vietano «mostre, esposizioni, fiere e mercati di animali delle specie sensibili a Blue tongue nelle provincie interessate da focolai confermati e in quelle comprese nelle zone infette (alla data del provvedimento: Lecco, Como, Bergamo, Monza e Brianza e Pavia)».
Gli organizzatori si sono allineati, annullando le tante iniziative che, anche quest’anno, vedevano protagonisti gli animali in questione, a partire dall’attesissima e storica rassegna zootecnica, che ha il suo apice nell’incoronazione delle regine di razza bovina. «La decisione, viste le tempistiche a ridosso della manifestazione, comporta indubbiamente un notevole sforzo aggiuntivo, ma è stata presa senza alcun indugio a tutela della salute degli animali e dell’operatività delle aziende della filiera coinvolte», hanno fatto sapere i responsabili.
Nel contempo gli stessi organizzatori, affiancati da associazioni di categoria e Ats Bergamo, hanno confermato il pieno sostegno alle imprese espositrici e alle autorità competenti. Con poco tempo a disposizione, stanno cercando di individuare nuovi eventi collaterali, tra cui convegni e tavole rotonde, in linea con il format della rassegna.
Gli organizzatori hanno inoltre diffuso alcuni numeri degli animali che avrebbero dovuto essere presenti alla Fiera: i capi bovini sarebbero stati circa 220, quindici gli espositori (undici bovini e quattro ovicaprini), di cui due da oltre la provincia di Bergamo (uno da Lecco e uno da Cremona). I capi di bestiame avrebbero occupato i 1.700 mq delle tensostrutture allestite sull'area esterna del padiglione B. Ma la Fiera di Sant'Alessandro occuperà circa 35 mila mq (oltre 15 mila tra i due padiglioni e la galleria centrale al coperto, i restanti in area esterna), quindi l'assenza degli animali sarà sicuramente rilevante, ma ci sarà comunque tanto altro da vedere.
Informazioni e costi
Gli orari della Fiera saranno venerdì e sabato dalle 9 alle 21; domenica dalle 9 alle 19. Venerdì l'ingresso sarà gratuito, mentre sabato e domenica, l'intero costerà 10 euro, il ridotto (dai 12 ai 16 anni compresi e over 65) invece 6 euro. Con la prevendita online, il biglietto intero costerà 8 euro. L'ingresso sarà gratuito per bambini fino agli 11 anni d’età e per persone con invalidità al cento per cento (in caso di invalidità, l’accompagnatore ha diritto alla stessa tipologia di biglietto). Il parcheggio (una tantum) si pagherà 5 euro. per informazioni e biglietti, si può andare sul sito dell'evento.
Non mancheranno certo gli asini