Atalanta non pervenuta, l'Inter domina e vince nettamente per 4-0: notte fonda per la Dea
Nerazzurri mai in partita, sfilacciati e sfiduciati. I milanesi hanno azzannato il match dal primo minuto senza mai mollare la presa
di Fabio Gennari
Sconfitta netta e ampiamente meritata quella subita dall’Atalanta sul campo dell’Inter. I Campioni d’Italia, con due gol per tempo (oltre a un palo colpito e ad altre svariate occasioni limpide) dominano la gara sia sul piano calcistico che della personalità, dell’attenzione, della voglia di continuare a macinare calcio anche con il risultato ampiamente acquisito contro un’Atalanta troppo leggera, troppo morbida e mai davvero in partita nonostante qualche buona occasione costruita nella prima frazione di gioco.
Un bagno d’umiltà davvero pesante per una squadra che a Lecce aveva stupito, a Torino convinto nonostante la sconfitta ma che a Milano ha davvero deluso.
Con Godfrey e Toloi in panchina, la scelta di inizio partita per la difesa premia De Roon e Ruggeri (due difensori adattati), ma l’Atalanta viene subito attaccata a pieno organico e al 10’ il risultato è già sul 2-0 per i padroni di casa. Prima Thuram trova una deviazione sfortunata di Djimsiti alle spalle di Carnesecchi (però molto bella l'azione), poi è Barella che insacca al volo di sinistro con Brescianini colpevolmente in ritardo.
Tra le due reti, l’estremo difensore degli orobici deve anche respingere con i pugni una punizione violenta di Calhanoglu. Insomma, il vantaggio è indiscutibile per la formazione di Inzaghi. L’Atalanta al 15’ mette fuori la testa con Retegui che spara alto da due passi (era stato Zappacosta a impegnare Sommer) e al 24’ il centravanti della Nazionale ci riprova su assist di Samardzic, ma l’Inter legittima la sua superiorità con un palo di Thuram (27’, forse fuorigioco) prima che Samardzic al 39’ mandi sul fondo un bell’assist rasoterra di Brescianini.
La ripresa inizia come il primo tempo: i padroni di casa spingono un po’ sull’acceleratore e nel giro di 11' archiviano la pratica portandosi sul 4-0 con una doppietta di Thuram. Ciò che stupisce in negativo è vedere quanto sia passivo l’atteggiamento dei bergamaschi, che prendono un gol su rimessa laterale e un altro con la palla che vaga in area senza che nessuno in maglia bianca riesca a intervenire.
Dopo aver incassato il poker dell’Inter, Gasperini opta per il primo cambio con Toloi al posto di Bellanova, ma è ancora l’Inter a sfiorare il gol in diverse occasioni. Nel finale il tecnico inserisce De Ketelaere e Palestra per Samardzic e Zappacosta, ma nonostante i 4’ di recupero e una bella occasione per Retegui al 92’, il risultato non cambia più e al fischio finale il 4-0 sta pure stretto ai padroni di casa. Brutta Atalanta, davvero una brutta Atalanta.
Inter-Atalanta 4-0
Reti: 3’ aut. Djimsiti (I), 9’ Barella (I), 47’ e 56’ Thuram (I).
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni (61’ Asllani); Darmian, Barella (80’ Frattesi), Calhanoglu (61’ Augusto), Mkhitaryan, Dimarco; Thuram (80’ Taremi), Martinez (83’ Arnautovic). All. Inzaghi.
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; De Roon, Djimsiti, Ruggeri; Bellanova (58’ Toloi), Pasalic, Ederson, Zappacosta (80’ Palestra); Samardzic (80’ De Ketelaere), Brescianini; Retegui. All. Gasperini.
Arbitro: Marchetti di Ostia.
Ammoniti: 45’ De Roon (A), 53’ Retegui (A).
Che pena! Non funziona nulla: difesa, centrocampo, attacco. Tutti fermi, lenti come la fame. E sto solito gioco sulle fasce con cross al centro che ormai l'hanno capito anche i pali della porta. Disastro totale e troppi piagnistei del mister.
Dico solo che in una situazione di emergenza totale in difesa non far giocare Godfrey mi lascia molto perplesso...... peggio di Ruggeri e De Roon in quella posizione non poteva fare ! Poi De Roon in difesa vuol dire togliere un uomo importante in mediana. Per il resto guardare avanti, Gasp ha sempre saputo trovare il bandolo della matassa.....ricordare il primo anno ed avere fiducia.
Qualcuno ha il coraggio di dire che il mercato dell'Atalanta è stato sconcertante? Bakker e Tourè acquistati a peso d'oro e svenduti dopo un anno. Bellanova, al contrario, regalato 4 anni fa e ora riacquistato a peso d'oro. Su Zaniolo ha detto tutto il Gasp. Godfrey? Samardzic lo hanno osservato bene prima di acquistarlo?
La mortifera conferenza stampa pre-partita di Gasperini è stato il degno prologo dello sfacelo visto stasera.