Zogno, cade dal tetto su cui stava lavorando: muore 49enne

Si trovava sul tetto di una casa, che stava controllando per lavoro. Poi, forse per un malore, è caduto improvvisamente facendo un volo di cinque metri. È morto così Luigi Persico, 49 anni, artigiano edile di Somendenna di Zogno. Proprio nella stessa frazione, venerdì 30 agosto poco prima di mezzogiorno è avvenuto il tragico incidente.

Forse colto da un malore

Gigi, così lo chiamavano gli amici, era consigliere del gruppo alpini e volontario dell'associazione Oasi. Era conosciuto in zona, sia per il suo lavoro (realizzava anche creazioni artistiche in pietra) che per la sua disponibilità con tutti, come ha spiegato la sorella Mery a L'Eco di Bergamo.

Ancora da chiarire il motivo per cui Persico, che era un muratore esperto, sia caduto dal tetto. Secondo le prime informazioni, quel giorno si era recato in via Costa Berlendis per controllare il tetto di una casa: era salito sul tetto per visionare le tegole e capire quali lavori realizzare.

L'inquilino, in quei tragici istanti, si era affacciato al lucernario. Persico è caduto improvvisamente, forse colto da un malore: è rotolato verso la grondaia e da lì è finito a terra, dopo un volo di cinque metri, cadendo in parte sui marciapiede e in parte sul passaggio in cemento.

Un amico lo aspettava al bar

Immediato l'allarme ai soccorsi, che hanno inviato sul posto anche un elicottero oltre all'ambulanza: per il 49enne, purtroppo, non c'è stato più nulla da fare. L'ultimo a scambiare quattro chiacchiere è stato un amico, che lo aveva incontrato poco prima e, con la promessa di un aperitivo, lo stava aspettando al bar poco distante.

Sul luogo dell'incidente sono arrivati anche i carabinieri di Zogno e l'Ats di Bergamo, impegnati a effettuare tutte le verifiche del caso. Nella sua casa di via Roncaglia è stata allestita la camera ardente; i funerali saranno invece celebrati oggi, lunedì 2 settembre, alle 15 nella chiesa di Somendenna.

Sulla sua bara una maglietta dell'Atalanta, di cui era molto tifoso, personalizzata con il suo nome, "Gigi", regalata dagli amici. Luigi Persico lascia i genitori, Savina e Mario, la sorella e i nipoti.