Dal 13 al 15 settembre

L'Innesto di Gaverina Terme porta il "pirlì" al festival internazionale dei giochi in strada di Verona

Tradizionalmente bergamasco, è erede dell’antica trottola e antenato del più moderno flipper

L'Innesto di Gaverina Terme porta il "pirlì" al festival internazionale dei giochi in strada di Verona
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La cooperativa sociale "L’Innesto" di Gaverina Terme parteciperà alla XXII edizione di "Tocatì - Festival internazionale dei giochi in strada", che si terrà a Verona dal 13 al 15 settembre, dove presenterà il gioco del "pirlì".

Ospitata una tappa del torneo

Legno, vetro, cuoio e spago diventano opere d’arte sotto le sapienti mani dell’artigiano: erede dell’antico gioco della trottola e antenato del flipper, il pirlì si fa espressione del gioco tradizionale di tutta la provincia bergamasca. La sua semplicità e versatilità lo rendono un gioco accessibile e inclusivo e rappresenta anche un tentativo di riscatto sociale. Lo scopo resta infatti risalire la campagna, nel feudo rappresentato dal tavolo di gioco, per abbattere il “Re”.

A Tocatì verrà ospitata una tappa del torneo, che lo sta riportando nelle piazze e la partecipazione al festival è resa possibile grazie al sostegno della Direzione generale Cultura di Regione Lombardia e all'assessorato di Francesca Caruso.

Il Festival di Tocatì

L’edizione 2024 di Tocatì, dal titolo "L’Italia che gioca" si apre con due grandi novità: la presenza per la prima volta di comunità ludiche di tutte le regioni d’Italia e la scelta di spostare il Festival a Veronetta, una zona più decentrata rispetto al centro storico della città. La ventitreesima edizione è quindi interamente dedicata all'Italia con la partecipazione di comunità ludiche, provenienti da tutte le regioni della penisola, che porteranno a Verona gioco e cultura dei loro territori.

Con questa iniziativa, si vuole rafforzare un programma condiviso per la salvaguardia di giochi e sport tradizionali, iscritto nel Registro delle buone pratiche di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale Unesco nel dicembre 2022. La scelta di ospitare solo le comunità italiane darà la possibilità non solo di rafforzare il dialogo e lo scambio tra comunità, ma anche raccontare i territori da cui provengono e gli elementi del patrimonio culturale di cui sono i detentori, come la lingua locale, il cibo tradizionale e l’artigianato.

Oltre ai tanti giochi presenti, non mancheranno come di consueto momenti di riflessione con incontri, proiezioni e presentazioni di libri, in cui registi, pedagogisti, scrittori e personalità dello spettacolo racconteranno il tema del gioco con varie sfaccettature ed esempi.

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