Tanti i nazionali, ma nessuno dei portieri: per Carnesecchi c'è solo l'Atalanta

di Fabio Gennari

Siamo passati da un dualismo che, praticamente a ogni tornata delle Nazionali, portava Musso dall'altra parte dell'oceano per fare il terzo dell'Argentina, a un'investitura da titolare inamovibile di Carnesecchi, che a ogni sosta rimane a lavorare a Zingonia perché Spalletti gli preferisce Donnarumma, Vicario e Meret.

Tra i pali della Dea la situazione è cambiata, a oggi per il classe 2000 romagnolo gli impegni di campo sono al cento per cento nerazzurri, ma l'augurio è ovviamente quello di riprendersi, a suon di prestazioni, la maglia azzurra già indossata in Under 21.

Dopo la partenza del compagno e amico argentino alla volta di Madrid, sponda Atletico, per l'Atalanta c'è stato un "all-in" completo su Carnesecchi. Il 24enne romagnolo aspettava questa grande occasione, non dovrà più stare a guardare le gare europee e sarà lui il titolare dell'Atalanta in Italia e in Europa. Le doti ci sono, il valore non può che aumentare con il lavoro, soprattutto l'aspetto tecnico. In generale, il numero 29 ha tutto quello che serve per sfondare.

Alle sue spalle, l'Atalanta ha messo un giocatore di esperienza come Rui Patricio. Questo toglie pressione al titolare e garantisce esperienza. Normalmente i ruoli tra i pali sono ben definiti e questa scelta va proprio in questa direzione. A livello generale, considerando la terna di estremi difensori, senza Musso qualcosa di importante si è perso ma adesso è il momento di affermarsi e far vedere che anche Spalletti dovrebbe dare uno sguardo più attento a Bergamo tra i pali: avanti Marco, l'Atalanta è nelle tue mani.