Progetto Young, torna il laboratorio che punta a formare giovani attrici e attori
Età compresa tra i 18 e i 26 anni e almeno due anni di formazione per partecipare. La seconda selezione al Teatro Donizetti
Torna Progetto Young, il consolidato laboratorio di formazione per attrici e attori rivolto a giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni che ha come obiettivo quello di contribuire al loro avviamento verso un percorso attoriale di livello avanzato.
Il laboratorio, fortemente voluto da Maria Grazia Panigada (direttrice artistica della Stagione di prosa e Altri percorsi della Fondazione Donizetti) e curato dal regista Fabio Comana, apre per il biennio 2024-2025 ai giovani con esperienza di almeno due anni di formazione teatrale di base e con propensione al lavoro di gruppo.
Come iscriversi a Progetto Young?
Per partecipare, i candidati dovranno sottoscrivere l’apposito form allegando il proprio curriculum entro e non oltre il 24 settembre alle 12. La settimana successiva, coloro che avranno superato la prima selezione sulla base del curriculum, verranno invitati a partecipare a una seconda, nelle giornate del 2 e 3 ottobre, consistente in una prova pratica collettiva, in forma seminariale.
La seconda selezione, che sarà condotta dallo stesso Fabio Comana e avrà luogo presso la sala prove "Benvenuto Cuminetti" del Teatro Donizetti, permetterà, attraverso una serie di esercizi, improvvisazioni, interpretazioni di testi, una conoscenza più diretta e approfondita delle caratteristiche dei partecipanti. Da questa seconda selezione prenderà vita il gruppo di attori e attrici del progetto Young 2024-2025.
La partecipazione al corso, che si svolgerà da ottobre 2024 a giugno 2025, prevede una quota di iscrizione di 300 euro. «Ci avviciniamo a una nuova edizione di Progetto Young forti dell’esperienza passata e del successo dello spettacolo Vorrei che fosse amore, che lo scorso giugno ha visto in scena 18 ragazzi con la regia di Cèsar Brie - sottolinea Panigada -. Sono sicura che anche la prossima edizione di Progetto Young darà i suoi frutti, confermando la vitalità del nostro teatro».