Telemedicina con uno smartwatch: a Dossena il progetto per chi vive in montagna
Rivolto ai cittadini più fragili, il dispositivo effettueranno monitoraggio continuo dei parametri vitali e avviseranno in caso di emergenza
Fornire servizi sanitari efficienti nelle aree montane, grazie alla tecnologia e all'utilizzo di uno smartwatch. "Accorciamo le distanze" è il progetto lanciato dal Comune di Dossena in collaborazione con Ats Bergamo, Asst Papa Giovanni XXIII e Areu, finanziato nell'ambito del Pnnr e poi transitato nell'ambito delle risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc).
Un progetto innovativo di telemedicina, sviluppato - come spiegato nella conferenza stampa di presentazione - in risposta alla necessità di fornire servizi sanitari efficienti e personalizzati ai residenti di aree montane e rurali, spesso svantaggiate dalla lontananza con ospedali e altri servizi sanitari.
Da sinistra: Walter Locatelli, Roberto Anelli, Fabio Andreoni, Fabio Bonzi, Paolo Franco, Massimo Lombardo, Francesco Locati, Mauro Proserpio e Stefano Ghilardi
Il dispositivo
Un braccialetto smart per le emergenze
L'iniziativa è rivolta ai cittadini più fragili, come anziani soli e malati cronici, che potranno beneficiare di servizi avanzati di telemonitoraggio, teleconsulto e televisita senza doversi spostare. Tutto ciò attraverso l'installazione di dispositivi tecnologici all'avanguardia: quasi come degli smartwatch, i bracciali smart da polso, che permetteranno il monitoraggio continuo dei parametri vitali dei pazienti.
Questi dispositivi saranno utili anche per la gestione degli allarmi in caso di emergenze e la trasmissione sicura dei dati alla centrale di telemonitoraggio. In questo modo, non solo si migliora la qualità della vita dei pazienti, ma si alleggerisce anche il carico sui servizi sanitari di emergenza.
Sarà l’utente stesso, in accordo e tramite il suo medico di medicina generale, a chiedere di aderire al nuovo servizio. La tecnologia svolge un ruolo chiave, con l’utilizzo di una centrale operativa del Comune di Dossena che potrà essere interconnessa con i sistemi di continuità assistenziale già attivi a livello regionale. Questo sistema permetterà di rispondere tempestivamente agli allarmi inviati dai dispositivi di monitoraggio, garantendo interventi rapidi e mirati anche in situazioni di emergenza.
Si tratta, inoltre, di un progetto dall'approccio inclusivo che vede la partecipazione attiva dell'intera comunità, globalmente intesa: infermieri di famiglia e di comunità, medici di medicina generale, farmacisti, caregiver e volontari saranno tutti coinvolti.