Marina Abramović ha incantato Bergamo per l'inaugurazione della sua mostra al Gres Art
Composta da 30 opere e curata da Karol Winiarczyk, l'esposizione consente di scoprire la storia dell'artista. Che, presente in via San Bernardino, ha stregato tutti i presenti
di Marta Belotti
Vale la pena prendersi un'ora e mezza per visitare la mostra "Between Breath anf Fire", allestita al Gres Art 671 di via San Bernardino 141 a Bergamo e inaugurata oggi, sabato 14 settembre. C'è tempo fino al 16 febbraio 2025.
Protagonista assoluta è Marina Abramović con le sue opere disposte in quattro sezioni - "Breath", "Body", "The other", "Death" - capaci di riassumere la storia dell'artista, che questa mattina ha aperto l'esposizione (in presenza) con una lezione sulle arti performative.
L'incontro con la Abramović
All'evento erano presenti in più di cinquecento persone. In poco tempo, Abramović, seduta su una sedia in legno e con alle spalle uno schermo, è stata capace di stregarle tutte, dando prova ancora una volta della sua grande forza di mettersi in relazione con il pubblico.
Con la propria voce e la propria capacità introspettiva ha dato una profondità inconsueta anche a quella che, sostanzialmente, poteva essere una semplice lezione di arte, ma che grazie all'artista si è rivelata qualcosa di più.
A provarlo, le domande arrivate a fine lezione dal pubblico: in molti hanno affidato i propri turbamenti, le proprie sofferenze e i propri sentimenti all'artista, che ha ascoltato e risposto con cura.
Per appassionati e non solo
La mostra dell'artista nata a Belgrado nel 1946 va incontro sia agli appassionati, che possono godere delle opere più importanti in un unico spazio orchestrato dal curatore Karol Winiarczyk, sia a chi non ha mai avuto occasione di conoscere e approfondire la sua arte. Il percorso di trenta opere porta infatti alla luce tutti i temi più cari a Marina Abramović, esplorati nella produzione artistica dagli anni '70 a oggi.
Cosa si vede
La più recente delle opere esposte è Seven Death, un'esperienza cinematografica immersiva in cui Abramovic e l'attore Willem Dafoe rielaborano sette celebri morti presenti nell'Opera, ognuna musicata da un assolo di Maria Callas.
Ma non solo, prima di arrivare alla piccola sala cinema che ospita questa installazione, ne precedono molte altre, quali la famosa Rest Energy, in cui Abramović e Ulay, suo storico compagno nella vita e nell’arte, si reggono in equilibrio tendendo un arco e una freccia puntata dritta al cuore di lei, rischiando, al minimo rilascio di tensione, di trafiggerla; o, ancora, la disturbante Lips of Thomas e le foto di lei e Ulay in Imponderabilia, nudi e appoggiati sugli stipiti della porta per entrare nella Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna in occasione della Settimana Internazionale della Performance (1977).
Maggiori informazioni e biglietti qui. Il costo è di 13 euro per l'intero, 10 euro per il ridotto.
Daniel Defoe è l'autore di Robinson Crusoe. Willem Dafoe è l'attore che performa in Seven Death.
Vista qualche anno fa a Firenze.... meravigliosa! Antesignana di temi adesso a volte scontati, ma proposti negli anni "70 veramente innovativi, trasgressivi, provocatori. Brava, intensa, profonda, spirituale....