Cambiare rotta

Deleuse Bonomi (Lista Pezzotta): «Meglio spostare I Maestri del Paesaggio in zone da valorizzare»

Il consigliere d'opposizione chiede di studiare con attenzione criteri per i contributi e invoca la creazione di una commissione di specialisti

Deleuse Bonomi (Lista Pezzotta): «Meglio spostare I Maestri del Paesaggio in zone da valorizzare»
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I Maestri del Paesaggio, per gli amanti dell'inglese "Landscape Festival", dal 2011 quando incominciarono la collaborazione con il Comune per le iniziative in Città Alta, hanno da sempre diviso l'opinione pubblica, tra i cittadini che apprezzavano le loro installazioni e coloro che le criticavano, per varie ragioni.

L'ordine del giorno

Già in passato erano partite le interrogazioni in Consiglio comunale e quest'edizione - quella della foresta in piazza, con gli alberi in vaso posizionati tra le intersezioni delle sue fughe - non ha fatto eccezione, con un'ordine del giorno del consigliere Antonio Deleuse Bonomi (Lista Pezzotta), sottoscritto da altri colleghi dell'opposizione.

Nel documento, presentato oggi (martedì 17 settembre) a Palazzo Frizzoni, non si manca anche stavolta di sottolineare l'ambivalenza con la quale è stata accolta l'installazione, tra favorevoli e contrari, si chiede di valutare l'opportunità di sostenere la manifestazione con cifre abbastanza importanti e, nel caso, se non sia meglio spostarla da un'altra parte, magari in zone del capoluogo che hanno più bisogno di essere valorizzate.

Finanziamento pubblico e seminari a pagamento

«Dal sito dell'associazione, nella pagina “Contributi pubblici 2023”, risulta che il Comune di Bergamo ha contribuito alla manifestazione con la corresponsione dell’importo di 47mila euro e non si ha motivo di dubitare che, anche per la manifestazione in corso, verrà erogato un contributo di pari importo o similare - ha dichiarato Deleuse Bonomi -. Oltre agli allestimenti in Città Alta, vengono organizzati tre meeting o seminari principali, con costi dei biglietti di oltre 160 euro più Iva, dedicati ai professionisti del settore, oltre a una serie di incontri gratuiti».

L'opposizione, ha spiegato Bonomi, si chiede se non sia il caso però di trasferire l'iniziativa in qualche altra zona della città, per poterla valorizzare e riqualificare: «La manifestazione si svolge solo nell’ambito di Città Alta, zona della città dove certamente, rispetto alle altre zone della città, comprese quelle periferiche, non è necessaria alcuna manifestazione per renderla attrattiva per cittadini e turisti», ha scritto.

«Il contributo pubblico e la messa a disposizione di spazi e sale conferenze potrebbe quindi avere una ragion d’essere qualora la manifestazione dovesse essere organizzata in altri luoghi della città più periferici, consentendo la loro riqualificazione e valorizzazione anche sotto l’aspetto culturale, nel caso specifico del paesaggio».

Le critiche alla manifestazione

Il consigliere della Lista Pezzotta ha poi ricordato come «l’allestimento degli spazi pubblici siano divenuti motivo di forti critiche da parte dei cittadini per la loro qualità. L’installazione in corso segue quella del 2023, che aveva visto la realizzazione di una piramide verde in Piazza Vecchia, alla quale erano seguite, anche in quel caso, forti critiche da parte dei cittadini e persino dell’allora sottosegretario al Ministero della Cultura (Vittorio Sgarbi, ndr), che l’aveva definita un “catafalco”, ed aveva interessato la Soprintendenza, che aveva valutato negativamente il progetto».

Per Deleuse Bonomi, «la manifestazione non può essere solo il veicolo per fare parlare di Città Alta, che in realtà non ne ha alcun bisogno, ma dovrebbe essere l’occasione per promuovere altre zone della Città che hanno maggiore necessità di valorizzazione. A fronte del contributo comunale, dovrebbe lasciare sul territorio segni tangibili. Per esempio le installazioni invece di essere temporanee potrebbero riqualificare zone già verdi del territorio».

Si domanda quindi che si valutino «i criteri e la quantificazione dei contributi alla manifestazione, per l’anno in corso ed i successivi, tenendo conto della natura delle installazioni, in modo di superare i criteri di temporaneità che sino ad oggi l'hanno caratterizzata, e la costituzione di una commissione specialistica per la valutazione preventiva degli allestimenti degli spazi pubblici, nel perseguimento dell’interesse pubblico».

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