Piana di Saore

Parco agrivoltaico a Osio Sotto, contro il progetto presidio del Comitato Tutela Ambientale davanti al Comune

L'appuntamento venerdì 27 settembre alle 8, il giorno in cui l'Amministrazione si opporrà all'impianto in Conferenza dei servizi

Parco agrivoltaico a Osio Sotto, contro il progetto presidio del Comitato Tutela Ambientale davanti al Comune
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Il progetto del maxi parco fotovoltaico continua a tenere banco a Osio Sotto: dopo l'annuncio del sindaco Corrado Quarti di volersi opporre alla sua realizzazione, il Comitato Tutela Ambientale del paese ha annunciato per la mattina di venerdì 27 settembre, alle 8, un presidio davanti al Comune, per dire no all'impianto con l'intento dichiarato di voler tutelare l'ultima piana agricola del territorio.

Il progetto in Conferenza dei servizi

Quel giorno non a caso si discuterà in conferenza dei servizi della proposta della Osio Green Srl, società privata con sede a Como, che ha avuto un via libera preliminare dall'Ufficio tecnico. Il primo cittadino, però, in quell'occasione farà valere la presenza in quei terreni dell'oratorio di San Giorgio, sito di valenza archeologica. Farà, con molta probabilità, presente inoltre il mancato aggiornamento dei piani urbanistici, per cui l'area figura ancora come ex cava, quando invece è zona agricola, un dettaglio che però permette una serie di agevolazioni dal punto di vista burocratico.

«Sono almeno trent'anni che si sente parlare di tutela della piana di Saore, quale unica e ultima area libera di Osio Sotto, di importanza a livello territoriale, agricolo e archeologico, tanto è vero che sarebbe dovuta essere inserita nel Plis del Morla - ha dichiarato l'associazione -. Invece, si rischia di perderla definitivamente "grazie" a due progetti che incombono pesantemente sul suo futuro (e sul nostro)».

L'area dove dovrebbe sorgere il parco agrivoltaico a Saore, in giallo la zona dove si trova l'oratorio di San Giorgio

La Bergamo-Treviglio e l'agrivoltaico

L'altro progetto a cui si fa riferimento è quello dell'autostrada Bergamo-Treviglio, il cui tracciato andrebbe a tagliare in due la piana. La richiesta per la realizzazione dell'impianto da parte della società privata, invece, è dell'anno scorso e dovrebbe avere una superficie di 176.420 metri quadrati. «Aree attualmente a uso agricolo, che con questo intervento perderebbero quantomeno il loro valore paesaggistico».

Per la precisione, infatti, si tratterebbe di un parco agrivoltaico: i pannelli dovrebbero essere posizionati su dei tracker, quindi sopraelevati di diversi metri dal suolo, permettendo quindi, almeno secondo il progetto presentato dalla Osio Green, di proseguire l'attività di coltivazione.

La mappa del parco agrivoltaico e il tracciato della Bergamo-Treviglio

L'oratorio di San Giorgio

Altra questione poi è la presenza, nella zona a Est dei terreni dove dovrebbe sorgere, dei ruderi dell'oratorio di San Giorgio, secoli fa meta di pellegrinaggio per una serie di presunte apparizioni. Quarti, per la sua tutela, si sta confrontando con la Sovrintendenza, dato che degli impianti fotovoltaici dovrebbero stare ad almeno cinquecento metri dal sito. Un aspetto che preoccupa anche il Comitato tutela: «L'impianto sarebbe a ridosso del nostro "piccolo tesoro", la chiesetta rupestre di San Giorgio, che ha dato il nome al quartiere di Saore».

L'obiettivo dell'associazione, quindi, è la tutela del paesaggio e dell'area verde: «Se il progetto non incontrerà resistenze, potremo dire addio alla piana di Saore e, insieme, a tutti i bei discorsi sul paesaggio e sulla necessità di risparmiare le aree verdi, per mitigare i sempre più frequenti periodi di caldo, ma anche sul consumo di suolo».

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