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Detenuto aggredisce guardie e comandante nel carcere di Bergamo

Lo scorso sabato 21 settembre l'episodio, ad opera di un soggetto che aveva già picchiato un agente. Il sindacato chiede provvedimenti

Detenuto aggredisce guardie e comandante nel carcere di Bergamo
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L'estate, lo avevano annunciato i sindacati di polizia penitenziaria, si sarebbe rivelata difficile nelle carceri, e in chiusura di stagione in via Gleno si è registrata infatti l'ultima aggressione alle guardie.

Il tafferuglio lo scorso sabato 21 settembre, quando un detenuto estremamente problematico ha ferito degli agenti, che sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari, riportando qualche giorno di prognosi, oltre al comandante di reparto.

Aggredite guardie e comandante

Il soggetto in questione è lo stesso che, pochi giorni fa, aveva aggredito un'altra guardia, provocandogli lesioni per cinque giorni di prognosi. Viene definito dal sindacato Fns Cisl, che ha riportato oggi (martedì 24 settembre) la vicenda, come «un detenuto affatto incline al rispetto delle ordinarie regole di pacifica convivenza», il quale tra l'altro è ormai considerato «un facinoroso, che probabilmente rientra nell'ampia platea dei soggetti affetti da disturbi psichiatrici».

A parte questo e l'altro già grave episodio nella casa circondariale di Bergamo, non è nuovo a episodi di questo tipo, perché avrebbe già aggredito il personale di polizia penitenziaria in altri istituti dove era stato rinchiuso. Nell'ultima occasione, ha dato ancora una volta in escandescenze, con gli agenti talmente in difficoltà nel gestirlo che è dovuto intervenire anche il comandante della casa circondariale. La situazione di crisi, però, era talmente fuori controllo che anche lui ha riportato delle escoriazioni.

Il sindacato chiede provvedimenti

«Ormai si assiste ad un trend di evidente recrudescenza dei casi di aggressione nei confronti di personale, una situazione il cui perdurare è da ritenersi inammissibile - ha commentato il segretario generale aggiunto del sindacato, Toni Sole -. Vista la gravità dei fatti, auspichiamo ci siano provvedimenti immediati, da adottarsi con estrema urgenza da parte delle competenti articolazioni dell’Amministrazione penitenziaria, nei confronti dell'aggressore».

La Fns Cisl provinciale ha espresso vicinanza e solidarietà agli agenti e al comandante feriti, precisando che si continuerà a porre attenzione sulle situazioni di criticità a danno degli uomini e donne del Corpo di polizia penitenziaria.

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