"Le stagioni" al centro del prossimo appuntamento di Box Organi
Protagonista il duo Nadia Bassano e Fabio Piazzalunga: un incontro in cui l’organo e la voce intrecceranno i loro differenti registri
Le stagioni, all'improvviso. Inconsueti incontri d'arie è il concerto in prima assoluta che giovedì 26 settembre, con inizio alle ore 21, vedrà protagonisti Nadia Bassano e Fabio Piazzalunga, nell'ambito della rassegna Box Organi. Suoni e parole d'autore di Lallio.
Il duo, creato per l’occasione, darà vita a un incontro speciale in cui l’organo e la voce cantante intrecceranno i loro differenti registri, accompagnando l’ascoltatore in un viaggio originale - e a tratti imprevedibile - attraverso il continuo mutare delle stagioni ed «evocandone gli aspetti più metaforici, poetici, suggestivi, grazie al suono e alla scelta dei singoli brani».
Nadia Bassano
Fabio Piazzalunga
Le stagioni in musica
Nadia Bassano ha studiato pianoforte e poi canto, spaziando sin da giovanissima in diversi generi musicali. Fabio Piazzalunga. figura ben nota di professionista dai poliedrici interessi, ha studiato pianoforte, organo e composizione organistica, direzione d'orchestra e di coro in Italia e musica da camera al Conservatorio di Stato di Vienna.
«Un inedito percorso musicale - scrive Bassano nell'introduzione al concerto -. La nascita (o la rinascita) è la cifra che contraddistingue la Primavera (I’m beginning to see the light, di D. Ellington), momento di fioritura anche per lo sbocciare di nuove relazioni ed emozioni (Tenderly, di W. Gross); passando dalla trepidante quanto fugace attesa per la bella stagione (Take the A Train, di Billy Strayhorn), arriva l’Estate, con il suo duplice volto: quello lento, pigro, assolato (Summertime, di G. Gershwin), e quello più dolce e malinconico (Estate, di B. Martino)».
«L’Interludio che segue, evoca il dualismo di cui ogni cambiamento è portatore: la nostalgia per ciò che è passato ma, al contempo, la gratitudine per averlo potuto vivere in maniera così intensa (Thank you for this Blue, brano inedito di Nadia Bassano); il fluttuare tra il ricordo e l’attesa del nuovo, di cui l’Autunno è messaggero (Some other time, di B. Evans). La dolce malinconia (Les feuilles mortes, di J. Kosma) che contraddistingue l’Autunno, si tramuta in tempo del ricordo (I remember Clifford, di B. Golson, deceduto 95enne in questi giorni) e conduce poi al lungo Inverno».
Infine, «nel continuo susseguirsi tra giorno e notte (Night and Day, di Cole Porter), quest'ultima diventa sia momento di riflessione, preghiera, desiderio di luce (Moanin’, di B. Timmons), sia di sconcerto e messa in movimento di nuove idee, nuove sensazioni, nuovi pensieri (Night in Tunisia, D. Gillespie). E il ciclo può ricominciare, in un tempo che si è concluso ma in realtà non si è mai interrotto, calato nel presente, custode del passato, araldo del futuro».
La rassegna, ideata e diretta da Alessandro Bottelli e che quest'anno approfondisce il tema della vocalità, declinato in maniera differente in ognuno dei cinque appuntamenti che compongono il cartellone dell’annata 2024, è realizzata in collaborazione con parrocchia e associazione Libera Musica. Ingresso libero e gratuito a tutti i concerti. Per info: 388 5863106.