Clamoroso!

Stazione di Bergamo insicura, la rabbia (e la paura) degli studenti delle superiori

Gli alunni hanno preso l’iniziativa con una lettera: danno la sveglia alle autorità e lanciano l’allarme. Presidi e genitori al loro fianco: servono interventi immediati

Stazione di Bergamo insicura, la rabbia (e la paura) degli studenti delle superiori
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di Wainer Preda

Esiste una zona di questa città che non è più della città. È una specie di terra di nessuno. Finita in mano a gruppi di balordi e sbandati che vivono di spaccio e loschi traffici, facendosi spesso beffe di autorità e istituzioni. È la zona della stazione ferroviaria e autolinee di Bergamo. Quella su cui, ogni mattina, convergono migliaia di ragazzi e ragazze. Studenti e studentesse che passano le “forche caudine” di un’area in progressivo deterioramento, sociale e non solo, per andare a scuola.

Nei giorni scorsi i loro rappresentanti del Mascheroni, del Lussana, del Secco Suardo e del Sarpi hanno preso carta e penna e scritto una lettera congiunta ai giornali e al Comune. Denunciano il degrado della zona. Le nefandezze a cui ogni giorno sono costretti ad assistere. I rischi che sono davvero dietro l’angolo.

«Abbiamo deciso di prendere posizione perché preoccupati da quello che viviamo quotidianamente - scrivono -. Dopo tanti e allarmanti episodi, abbiamo intenzione di mandare un messaggio preciso e coeso per riportare l’attenzione sul tema della nostra sicurezza».

Il loro obbiettivo è quello di far fronte comune con le altre scuole. I presidi, pur con toni diversi, li appoggiano. «I ragazzi vanno ascoltati», dicono. Gli istituti scolastici di via Gavazzeni condividono. Il problema, in fondo, riguarda anche loro. Pesenti, Galli, Natta e Falcone vivono le stesse preoccupazioni.

Il Coordinamento genitori delle Superiori, anche. A mezzo stampa ha diffuso una lettera aperta, zeppa di apprensioni. «Nemmeno studiare può essere svolto in serenità - scrive -. Chiediamo alle amministrazioni locali la volontà e il massimo sforzo per affrontare i problemi denunciati. La soluzione non può essere accompagnare i figli a scuola in auto: è solo una resa alla paura e all’impotenza». Dobbiamo «uscire dalla malsana assuefazione a situazioni macroscopiche sotto gli occhi di tanti adulti».

La sensazione è che la misura sia colma. E che la lettera degli studenti sia la classica goccia che fa traboccare il vaso. Si somma alle ripetute (e irrisolte) segnalazioni dei residenti di via Novelli e limitrofi. Che, nonostante la caserma dei carabinieri, non escono più di casa, impauriti dalle minacce degli sbandati lì intorno.

La situazione negli ultimi tempi in zona stazione è peggiorata. Lo abbiamo scritto più volte su questo giornale. Le testimonianze (...)

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Commenti
Michele

E c'è ancora chi crede che ci siano differenze tra destra e sinistra

Marcello

Mi manca un saggio e illuminato commento di Roberta a questo articolo!

Roberto

Ma no, è solo la percezione dei soliti esagerati, ha ragione il PD, prova ne è che è un po' di anni che governa a Bergamo, non saranno cosi autolesionisti quelli che lo votano!

Pietro

Io abito in queste zone…. Altro che Bronx.. c’è da aver paura ad andare in giro.

Massimo

Secondo me se questi signori venissero cacciati con metodi duri si guarderebbero bene dal tornare. LA MISURA È COLMA! SVEGLIA!

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