La decisione

Gruppo di minori crea problemi, dopo l'arrivo dei carabinieri chiude l'oratorio di Urgnano

Il vicario don Davide Milani e lo staff hanno optato per il provvedimento perché non ritengono più sicura la situazione

Gruppo di minori crea problemi, dopo l'arrivo dei carabinieri chiude l'oratorio di Urgnano
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L'oratorio di Urgnano è chiuso: la decisione di sbarrare le porte è arrivata dopo alcuni inaccettabili episodi, che hanno visto protagonisti dei ragazzini e hanno avuto come culmine la richiesta d'intervento ai carabinieri.

Oratorio chiuso a oltranza

La misura è colma. Il vicario don Davide Milani e lo staff dell'oratorio, come riportato da PrimaTreviglio, hanno deciso di prendere la drastica decisione di chiudere l'oratorio. Da quest'estate infatti un gruppo di ragazzi, tutti minorenni, sta creando non pochi problemi. Nell'ultimo periodo in particolare si è reso necessario anche l'intervento dei militari e così, sul cancello dell'oratorio, da ieri sera (domenica 29 settembre) campeggia un cartello, che avverte della chiusura e, sulla pagina Facebook ufficiale della struttura, è stato diffuso un'ora fa un comunicato, che parla chiaro.

«Da sempre l’oratorio è luogo di crescita, di incontro, di gioco e di preghiera - si legge -. Visti gli episodi successi nelle ultime settimane, non siamo in grado di garantire la sicurezza di bambini e ragazzi. Ci sentiamo soli a combattere la maleducazione e una aggressività non giustificata e totalmente gratuita. Per garantire una maggior sicurezza, soprattutto dei più piccoli, le attività degli allenamenti continueranno a porte chiuse. L’apertura degli spazi di gioco libero, da questa settimana fino a prossima decisione, resteranno chiusi, nella speranza che, con l’aiuto di tutti, il rispetto torni padrone in questi spazi».

Atti di bullismo si sono verificati pure fuori dall'oratorio e hanno coinvolto anche anziani: «Le famiglie, purtroppo, sono del tutto assenti e questi ragazzi si sentono intoccabili» ha mormorato qualche cittadino indignato.

Gli altri casi

Questa primavera, la stessa dolorosa decisione era stata presa anche da don Omar Moriggi, vicario di Martinengo, che aveva apposto alla porta dell'oratorio un cartello simile a quello urgnanese. Anche lui aveva denunciato una serie di gesti intollerabili da parte di un gruppetto di ragazzini e l'oratorio era rimasto chiuso per cinque giorni.

Successivamente, era stato indetto un incontro con autorità comunali, forze dell'ordine e un'associazione islamica, quindi la struttura era stata riaperta, ma la vicenda era stata seguita da una rovente polemica con alcune famiglie straniere. Negli anni scorsi, a trovarsi nella stessa situazione, pur senza arrivare alla chiusura, era stato anche l'oratorio di Caravaggio.

Commenti
Il Lonfo

"La cosa orribi­le dei Due Minuti d'Odio era che nessuno veniva obbligato a recitare. Evitare di farsi coinvolgere era infatti impossibile. Un'estasi orrenda, indotta da un misto di paura e di sordo rancore, un desiderio di uccidere, di torturare, di spaccare facce a martellate, sembrava attraversare come una corrente elettrica tutte le persone lì raccolte, trasformando il singolo individuo, anche contro la sua volontà, in un folle urlante, il volto alterato da smorfie. E tuttavia, la rabbia che ognuno provava costituiva un'emozione astratta, indiretta, che era possibile spostare da un oggetto all'altro come una fiamma ossidrica." George Orwell, 1984

Luca

Dovremmo comportarci come fanno loro a casa propria con gli stranieri, al minimo sgarro fai una brutta fine.

Pinko

A forza di perbenismo e perbuonismo, questo è il risultato di una" certa " integrazione appoggiata da certi personaggi politici.Non c'è rispetto ne riconoscenza , e la risposta la si vede anche in Europa ! Come già detto da qualcuno ..." Ricordatevi alle prossime elezioni !"

Marco

Non devono essere i soliti luoghi comuni, ma anni fa erano episodi assai rari commessi da qualche ragazzino disagiato. Oggi sono perlopiù immigrati di seconda generazione che non hanno (colpa dei genitori menefreghisti) nessun senso civico

Giuseppe

Leggo commenti che mi lasciano a dir poco perplesso. Ci troviamo solamente difronte a ragazzini non seguiti dalle famiglie, figli di immigrati che non si sentono nè italiani e nemmeno appartenenti alla nazionalità dei genitori....bene ha fatto a chiudere la struttura fino a che le acque si calmino e un minimo di senso civico arrivi in certe famiglie

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