aveva 82 anni

L'ultimo saluto a Luisella Cassani Carozzi, l'imprenditrice figlia del fondatore della Same

Ha contribuito alla crescita dell'azienda di famiglia con incarichi importanti. Solo due settimane fa, l'inaugurazione della biblioteca

L'ultimo saluto a Luisella Cassani Carozzi, l'imprenditrice figlia del fondatore della Same
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Ha ricoperto per tutta la vita ruoli apicali nella gestione della Same, azienda fondata da suo padre, Luisella Cassani Carozza, alla quale ieri, sabato 30 settembre, è stato dato l'ultimo saluto.

L'ottantaduenne trevigliese, come riportato dai colleghi di Prima Treviglio, si è spenta venerdì 27 settembre.

Il San Martino d'Oro

«Donna di straordinarie doti umane e imprenditoriali,  si è sempre dedicata all’azienda e alla comunità, contribuendo con passione e dedizione alla crescita e al successo della Same in Italia e nel mondo», recita la nota del gruppo Same. Nel 2013, Luisella Cassani Carozza era stata insignita del San Martino d'Oro, massima onorificenza civica di Treviglio.

Gli importanti ruoli

La donna ha infatti rivestito per lungo tempo ruoli apicali nell'azienda, che oggi è una delle più importanti multinazionali al mondo nel settore della produzione di trattori e macchine agricole, nonché la più grande azienda della Bassa bergamasca. Era membro del Consiglio di sorveglianza di Same Holding (socio unico della Same Deutz Fahr Spa), nonché  membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Same, il "braccio sociale" della Same.

Cassani Carozza si è dedicata quindi molto all'azienda di famiglia e lo gha fatto fino a due settimane prima della morte, quando in qualità di consigliera della Fondazione Same aveva presentato alla città la nuova Biblioteca aziendale di Same, una sua creazione "ispirata" a un ricordo di gioventù.

La biblioteca


«Questo progetto – aveva raccontato – mi porta indietro nel tempo al 1960. All’epoca lavoravo già e mi unii all’Associazione Industriale di Milano, che organizzava visite guidate nelle prime biblioteche lombarde. Mi piacque talmente tanto l’idea che decisi di allestirne una tutta nostra, che fu poi soppressa per far posto a un archivio. Da allora non ne abbiamo più avuto una, finché tre mesi fa ho visto il locale vuoto accanto alla mensa e ho proposto all’ad Bussolati di allestirne una nuova. Oggi questo desiderio è diventato realtà e spero che possa risvegliare l'amore per la lettura, soprattutto nei giovani».

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