Alla seconda in Champions, riecco l'EuroDea. E il futuro può diventare sempre più roseo
Lo si era intuito nel secondo tempo di Bologna: l'Atalanta stava tornando Atalanta. Travolto lo Shakhtar Donetsk
di Xavier Jacobelli
Lo si era intuito nel secondo tempo di Bologna: l'Atalanta stava tornando Atalanta. Alla seconda partita in Champions League, riecco l'EuroDea. Campione in carica dell'Europa League, ha travolto lo Shakhtar a Gelsenkirchen. È finita 3-0; Djimsiti, Lookman e Bellanova hanno segnato i loro primi gol nel massimo torneo continentale, ma se la partita fosse terminata con il punteggio moltiplicato per due, gli ucraini non avrebbero potuto eccepire nulla, tale e tanta è stata la superiorità dei bergamaschi.
Una volta di più, Gasperini ha azzeccato la mossa di cominciare senza la punta centrale Retegui, tenuta inizialmente in panchina, confermando Samardzic, in autentico stato di grazia, accanto a De Ketelaere e Lookman. Dieci minuti di studio, poi l'Atalanta ha preso campo e per gli ucraini non c'è stata tregua. Il vantaggio di Djimsiti è stato il naturale sbocco di una supremazia così marcata da moltiplicare a ogni piè sospinto le occasioni di raddoppio. Ci hanno pensato Lookman, l'eroe di Dublino e Bellanova, al primo centro in maglia atalantina, ad arrotondare il punteggio, prima che Zappacosta colpisse anche un palo, consentendo a Gasperini di fare il turnover che voleva, facendo spazio anche a Retegui, Zaniolo e Cuadrado.
Gian Piero sa benissimo quanto sia fondamentale dosare le forze a disposizione, soprattutto in questa stagione con la squadra impegnata su quattro fronti (campionato, Champions, Coppa Italia, Supercoppa di Lega). Prima di scendere in campo in Germania, l'elenco degli indisponibili contemplava Scalvini, Scamacca, Toloi, Hien, Brescianini e Ruggeri. All'intervallo, Djimsiti è rimasto negli spogliatoi per un colpo all'anca; nel finale, l'ottimo Kossounou ha accusato un acciacco muscolare ed è toccato a Godfrey. Per fortuna dell'allenatore, Luca Percassi e Tony D'Amico gli hanno messo a disposizione una rosa con due titolari per ogni ruolo, mentre de Roon, Ederson e Zappacosta ancora una volta si sono confermati inossidabili capisaldi della Dea.
Il 23 ottobre, a Bergamo arriverà il Celtic che ha appena preso 7 gol dal Borussia Dortmund. Come dire che per l'EuroDea - pareggio con l'Arsenal, vittoria sullo Shakhtar, porta inviolata, 4 punti nelle prime due partite - il futuro può diventare sempre più roseo.