Ben 14 gol segnati tra A e Champions, più 6 pali e 2 rigori parati: l'attacco vola!

di Fabio Gennari

L'Atalanta di Gasperini è sempre molto considerata soprattutto per quello che riesce a fare in avanti. E al netto della difesa, che in campionato ha preso qualche gol di troppo mentre in Champions League è una delle sei squadre ancora senza gol subiti (insieme a Bayer Leverkusen, Aston Villa, Manchester City, Inter e Arsenal), la squadra orobica sta fornendo un rendimento da urlo in avanti. Lo dimostrano i 14 gol segnati in nove partite ufficiali, cui vanno aggiunti sei pali e due rigori falliti.

Chiaramente gli errori non fanno cumulo con le reti realizzate, ma tutti gli allenatori ricordano sempre come la cosa fondamentale si arrivare dalle parti del portiere avversario, perché significa avere forza, spessore e capacità di costruire azioni da gol che, con un po' di precisione in più, fanno la differenza.

Se poi, come ieri (2 ottobre) a Gelsenkirchen, le reti sono equamente distribuite tra difesa (Djimsiti), centrocampo (Bellanova) e attacco (Lookman), allora la coralità del gruppo ne esce ancora meglio.

Si diceva dei legni colpiti e dei rigori falliti, ma un altro aspetto fondamentale della questione riguarda chi c'è e chi non c'è. Il gruppo ha perso per la rottura del crociato un ragazzo come Scamacca, che è stato sostituito da Retegui e l'ex Genoa ha già vestito i panni del protagonista. Davanti, Lookman non ha  giocato un terzo delle gare ufficiali per questioni di mercato, eppure è già a quota 3 gol e 2 assist. Aspettando Zaniolo e altre conferme da Samardzic, la fiducia del popolo atalantino cresce in continuazione.