BergamoScienza, gli highlights del secondo weekend
Tra gli ospiti che animeranno il festival in piazzale Alpini domani c’è Stewart Cole, già presidente dell’Institut Pasteur, con “Ci aspetta un mondo senza antibiotici?”
La XXII edizione di BergamoScienza entra nel vivo, con tanti approfondimenti sul futuro della medicina, della mobilità e dello sport. Spazio anche alla storia, alla psicologia e a riflessioni sulle ultime frontiere della tecnologia.
Tra gli ospiti che animeranno il secondo fine settimana del festival in piazzale Alpini segnaliamo innanzitutto Stewart Cole, già presidente dell’Institut Pasteur, ora a capo dell’Ineos Oxford Institute for Antimicrobial Research, con “Ci aspetta un mondo senza antibiotici?”, sabato 5 alle ore 11 e sarà moderata da Luigi Ripamonti.
Perché nello sport alcune caratteristiche fisiche sono considerate eque e altre vengono invece regolamentate? Risponderà sabato alle 15, Silvia Camporesi, bioeticista e docente di Sport Integrity and Ethics all’Università Ku Leuven in Belgio durante l’incontro “Diversità e disabilità nello sport: vantaggi o svantaggi?”.
La giornata di sabato si conclude alle ore 17 con la conferenza “L’illusione della memoria: come nascono (e che conseguenze hanno) i falsi ricordi”, della psicologa Elizabeth Loftus, massima esperta vivente di “falsi ricordi”, che da decenni studia i modi in cui si formano ricordi di eventi mai accaduti e le tecniche per crearne da zero.
Nel corso della storia, ogni società ha creduto di avere più accesso alla conoscenza rispetto a quelle del passato: ma oggi siamo davvero meno ignoranti dei nostri antenati? Risponderà, domenica alle ore 11, lo storico Peter Burke, life fellow dell’Università di Cambridge, protagonista della conferenza “Come si scrive la storia dell’ignoranza. Un viaggio, dall’antichità ai giorni nostri”, che ripercorre la storia dell’assenza di sapere tra religione e scienza, politica ed economia. Modera Telmo Pievani.
Tra le scimmie bonobo, i nostri parenti evolutivi più stretti, l’ordine sociale protegge le femmine dall’aggressione sessuale dei maschi, dando vita, di fatto, a una convivenza giocosa, cooperativa e pacifica tra tutti i membri della comunità. Diane L. Rosenfeld, fondatrice e direttrice del Gender Violence Program dell’Harvard Law School, nella conferenza di domenica alle ore 15, “La sorellanza delle bonobo: un nuovo modello di solidarietà femminile”, partirà da questo caso esemplare per analizzare le attuali leggi e pratiche sociali che opprimono le donne.