Dei 43 gol nerazzurri realizzati in Champions, quello di Bellanova è solo il secondo italiano
Bella rete del numero 16 contro lo Shakhtar, che ha segnato per la prima volta lontano da casa una rete azzurra nella massima competizione europea
di Fabio Gennari
Il 3-0 di Gelsenkirchen è servito all'Atalanta per arrivare a quota 4 punti nella classifica della nuova Champions e, a livello statistico generale, per pareggiare i conti in termini di differenza reti: quattro partecipazioni alla competizione più importante del continente, 25 partite ufficiali e 43 gol fatti al pari di 43 gol subiti. Media di 1,72 a partita con addirittura un +3 in trasferta (26 segnati contro 23 subiti) a fronte di -2 in casa (16 segnati, 18 subiti) e -1 in campo neutro (Atalanta-Paris Saint Germain 1-2 a Lisbona).
Ciò che stupisce è che quello segnato da Bellanova nel secondo tempo della sfida allo Shakhtar è solo il secondo gol italiano della storia atalantina in Champions. L'altra marcatura tricolore è stata quella di Pessina in Atalanta-Young Boys del 29 settembre 2021. Chiaramente si tratta di cicli di partite che non sono sempre coincisi con rose in cui la parte italiana era preponderante (come ad esempio quella attuale), ma resta un dato interessante nella valutazione del percorso che ha fatto la squadra nerazzurra.
Bellanova, tra l'altro, ha segnato il primo gol italiano di sempre in trasferta per la Dea, insaccando di testa il cross sul secondo palo di Zappacosta in quell'azione da quinto a quinto, come spesso vengono definite queste giocate, che con Gasperini abbiamo ormai visto davvero tante volte.
La speranza è che presto possa essere rimpinguato il bottino azzurro della Dea in Champions: va bene che i gol sono sempre gol, ma riuscirci significherebbe dare ancora più peso e importanza a una scelta, quella della rosa piena di italiani, che in estate è stata netta per i bergamaschi.