I sette gol in sette giornate di Retegui rendono ancora più grandioso il suo ingaggio

di Fabio Gennari

Ci sono le sensazioni e i numeri. I dati. Quella cosa incontrovertibile e inattaccabile che si chiama statistica. Nuda e cruda. L'Atalanta, squadra che in tutto il mercato estivo 2024 ha perso solo un giocatore titolare della rosa perché ha fatto i capricci mandando i certificati, il 4 agosto s'è trovata pure senza Gianluca Scamacca causa infortunio.

Un problema non da poco. Ma, nel giro di 72 ore, l'amministratore delegato Luca Percassi e il direttore sportivo Tony D'Amico hanno risolto il problema acquistando dal Genoa Mateo Retegui e mettendo sul piatto 25 milioni di euro.

È stato un acquisto che non era previsto, ma diventato necessario per coprire una falla enorme a dieci giorni dalla sfida contro il Real Madrid e a quindici dall'inizio del campionato. L'Atalanta lo ha chiuso in pochissimo tempo, i dirigenti sono andati dritti sull'obiettivo e nel giro di pochissimo tempo è arrivato a Bergamo. Nelle prime dieci gare ufficiali della stagione, comprese Supercoppa Europea e Champions, Retegui ha messo a segno sette gol e un assist con poco più di 600' giocati.

Considerando che ne ha giocate sette da titolare e solo una (in casa dell'Inter) per intero, ricordando che praticamente tutti i calciatori a disposizione di Gasperini hanno bisogno di tempo per integrarsi, Retegui sta facendo benissimo, crescendo partita dopo partita e con già numeri eloquenti che dimostrano, nei fatti, come l'Atalanta abbia messo a segno un colpo di mercato pazzesco passando in 72 ore da una situazione di estrema difficoltà a una di crescita oggettiva. Che vale uno scatto importante in avanti per il miglior attacco del campionato.