Ancora puzze in via Comonte a Seriate. I residenti: «Ora vogliamo la verità»
Diversi cittadini da settembre riferiscono di miasmi dal sentore acre, simile a zolfo. Ci si chiede se provengano forse dall’azienda Montello
di Mattia Cortese
Nella zona residenziale di via Comonte, a Seriate, si sente un odore molto particolare, e non è profumo. Diversi cittadini, a partire almeno dallo scorso settembre, hanno avvertito un sentore descritto come molto acre, simile a quello dello zolfo, che si faceva intenso, allora quando le temperature erano più miti, nelle ore calde della giornata e costringeva addirittura a chiudere le finestre.
Non è ancora chiaro da dove arrivi, ma serpeggia il sospetto che i miasmi possano provenire dalle fabbriche circostanti e, tra le ipotesi, c’è anche quella che c’entri la Montello Spa, che si occupa di riciclo rifiuti organici e plastici. Dell’azienda, com’è noto, hanno già avuto modo di lamentarsi per le emissioni, per usare un eufemismo poco gradevoli, i cittadini dei paesi vicini. Ovvero, oltre Montello, per esempio anche Brusaporto, Bagnatica, San Paolo d’Argon e Costa di Mezzate.
Per cercare di capirci un po’ di più Marco Sironi, capogruppo della lista “Sinistra per un’altra Seriate”, ha presentato lo scorso 4 ottobre in consiglio comunale un’interrogazione a risposta scritta. Si chiede all’amministrazione di approfondire la questione, scoprendo la provenienza delle puzze e verificando una loro eventuale nocività per la salute dei cittadini e domandando, infine, un monitoraggio accurato dell’aria, posizionando e attivando delle centraline.
Uno dei principali motivi per cui si ritiene molto probabile che gli odori provengano dalla Montello è che dista da Seriate circa sette chilometri su strada, mentre in linea d’aria risulterebbe perfino più vicina.
«Da settembre ci sono delle lamentele in zona rispetto a questi miasmi, che potrebbero arrivare dalla Montello Spa. Ovviamente non ne possiamo essere sicuri con certezza, per questo abbiamo chiesto all’amministrazione di fare delle ricerche, per capire almeno se quest’ipotesi sia fondata e se le emissioni in questione possano essere, in qualche modo, dannose per i cittadini», spiega Sironi.
«La scorsa consiliatura avevamo già presentato una mozione sull’inceneritore che l’azienda voleva attivare (...)