A Grumello al Piano una nuova "area umida": saranno messe a dimora oltre mille piante
Un investimento complessivo di 180 mila euro. La zona, nell’ex Parco Agricolo Ecologico, amplierà quella già presente fino a quasi 12 mila mq
È stato presentato oggi, lunedì 14 ottobre, il progetto per la creazione di una nuova area umida a Grumello al Piano, a Bergamo, che andrà a potenziare l’area già esistente nell’ex Parco Agricolo Ecologico (Pae). Attualmente l'area umida copre 3.500 metri quadrati, ma grazie al nuovo intervento la superficie totale sarà ampliata fino a raggiungere i 12.100 metri quadrati.
Il progetto, approvato dalla giunta lo scorso giovedì 10 ottobre, prevede un investimento complessivo di 180 mila euro per la realizzazione di due nuove vasche sagomate che completeranno l'area umida già esistente, offrendo un nuovo habitat per l'avifauna e potenziando le funzioni ecologiche dell'intera zona. Le vasche saranno realizzate con una movimentazione minima del terreno, raggiungendo un volume complessivo di 3.666 metri cubi. La nuova area umida potrebbe essere pronta per la prossima primavera 2025.
Da sinistra a destra: Paolo Pelliccioli e Alessandro Mazzoleni dello Studio Gerundo, Oriana Ruzzini assessora, Barbara Ronconi del Servizio Verde Pubblico Comune di Bergamo
Una parte della presentazione del progetto
Verranno messe a dimora oltre mille piante
L’area, che è parte del Parco dei Colli, si trova nella parte sud della città entro cui è stato avviato un processo di riqualificazione e valorizzazione paesaggistica, ecologica e agricola del territorio. Verranno messi a dimora oltre 1.000 piante autoctone, e piante acquatiche per favorire la nidificazione dell’avifauna, promuovere la biodiversità e rafforzare gli effetti ecosistemici. L'area umida sarà alimentata dalla Roggia Morlana che, spiega l'amministrazione, svolge «anche un'importante funzione idrogeologica per il territorio, aumentando la capacità del reticolo idrico e contribuendo a prevenire eventi alluvionali in un contesto climatico sempre più imprevedibile».
Nel progetto, realizzato da Studio Gerundo, anche la costruzione di un nuovo osservatorio che diventerà un punto di riferimento non solo per la tutela dell'ambiente, ma anche per l'educazione ambientale. «In un'epoca segnata dai cambiamenti climatici, creare vasche alimentate da rogge rappresenta un ulteriore servizio idrogeologico per la comunità. La costruzione dell'osservatorio, inoltre, consentirà ai cittadini di osservare e studiare la natura, proteggendo al contempo la fauna e rendendola meno vulnerabile», dichiara l’assessora alla Transizione ecologica, ambiente e verde Oriana Ruzzini.
Ce n'era proprio bisogno di un'area umida, con le alluvioni e gli allagamenti che abbiamo avuto e di cui comune, parco dei colli, consorzio di bonifica, ecologisti vari, se ne sono sbattuti altamante. Invece di sperperare 180.000 € per cavolate come questa, li usino per sistemare il greto del morla, pulire e tenere puliti i boschi ed aiutare gente come il Signore del primo articolo di questo giornale. Solo demagogia e cavolate sanno fare gli enti pubblici, sempre coi soldi delle nostre tasse, però, non con i loro.