ChorusLife, ci siamo: la consegna del quartiere prevista per il prossimo 21 novembre
Lo smart district ottenuto dalla rigenerazione urbana, realizzato da Costim e famiglia Bosatelli, è costato in tutto sui 400 milioni di euro
Si avvia alla conclusione il cantiere di ChorusLife, il più importante intervento di rigenerazione urbana realizzato negli ultimi anni a Bergamo. Sviluppato da Costim, pensato e voluto dalla famiglia Bosatelli, su iniziativa del patron di Gewiss, Domenico Bosatelli, scomparso nel giugno 2022, il progetto ha richiesto un investimento complessivo di oltre quattrocento milioni di euro.
La consegna a novembre
L’ex area industriale Ote è stata trasformata in uno smart district, situato nei pressi della circonvallazione, alle porte del centro città, nel quartiere di Borgo Santa Caterina alla confluenza del tracciato della tranvia della Valle Seriana e del prossimo collegamento Teb della Val Brembana.
«L’opera sarà consegnata ufficialmente alla città il prossimo 21 novembre - annuncia Fabio Bosatelli, presidente della holding Polifin -. Siamo orgogliosi del risultato raggiunto con questo progetto avveniristico, unico nel suo genere, ideato da mio padre e fortemente voluto da tutta la nostra famiglia che attraverso questa realizzazione ha inteso contribuire in maniera determinante alla crescita e allo sviluppo del territorio e della sua comunità».
Aperture graduali
Il progetto, a firma dell’architetto Joseph Di Pasquale, rappresenta un prototipo di rigenerazione urbana e ha riqualificato settantamila metri quadri di territorio. Lavori estesi a 150mila metri quadri, includendo le opere infrastrutturali e di urbanizzazione - come l’atteso sovrappasso della circonvallazione dalla Val Seriana e il collegamento con via Serassi - attraverso investimenti da parte della proprietà oltre quelli previsti dall’Accordo di programma, tra cui la prossima realizzazione del nuovo Palazzetto dello Sport di Bergamo.
Si tratta di opere in parte già completate da tempo, in parte in via di ultimazione. Lo smart district sarà fruibile attraverso aperture graduali degli spazi che saranno utilizzabili, via via, nei mesi successivi all’inaugurazione. Il progetto, fortemente digitalizzato, è stato portato a termine da Costim e dalle sue controllate - Impresa Percassi, Gualini ed Elmet - superando imponenti difficoltà congiunturali, connesse alla crisi delle materie prime e all’aumento dei costi energetici dovuti ai contesti geopolitici internazionali.
I numeri di cantiere e progetto
L’impatto economico per Bergamo è rilevante: gli investimenti ad oggi hanno generato un valore complessivo per il territorio che supera il miliardo di euro, impiegando oltre duemila persone, con una presenza media giornaliera in cantiere di trecento lavoratori. In prospettiva, creerà cinquecento nuovi posti di lavoro. Un aspetto rilevante, inoltre, riguarda gli approvvigionamenti e le forniture che, per l’ottanta per cento dei casi, sono stati reperiti nel raggio di cinquanta chilometri.
Nel sito apriranno, in modo graduale e progressivo, un hotel quattro stelle superior (la più alta offerta alberghiera del capoluogo) di 107 camere con l'insegna internazionale Radisson; un residence con 74 alloggi (primo progetto build-to-rent della città), piazze e spazi coperti caratterizzati da imponenti e spettacolari arcate strutturali, disegnate sempre dall’architetto Di Pasquale; attività commerciali e di ristorazione per oltre diecimila metri quadri; parcheggi sotterranei, una spa ed un centro wellness di ottomila metri quadri e l'Arena di cinquemila posti, con una capienza massima di 6.500 persone.
ChorusLife disporrà, inoltre, di quindicimila metri quadrati di verde piantumato, con quattromila alberi d’alto fusto e arbusti, attrezzato con tecnologie avanzate che lo renderanno energeticamente autosufficiente, con un risparmio previsto di 1.624 tonnellate di CO2 all’anno. Sono stati anche installati 57.900 metri quadrati di superfici impermeabilizzate, per favorire la raccolta di 42.980 metri cubi d’acqua piovana all’anno. Un approccio innovativo all’integrazione di spazi verdi e infrastrutture ricettive, che gli è valso diversi riconoscimenti e la consegna, nel 2018, a Domenico Bosatelli della prestigiosa Pentola d'oro.
Anche a me sembra un'opera piuttosto megalomane. Forse vista da via Serassi farà un altro effetto ma da via Bianzana sembra decisamente eccessiva. Mi ricorda il "maledetto" muro di via Autostrada che ancora oggi non riesco a digerire, con la ridicola riduzione del taglio "a salame" . Chorus life è una bellissima architettura ma in un'altra posizione. Ho visto una parte di Stati Uniti, Canada occidentale, Francia, Germania ecc...: hanno spazi ben diversi, adatti a questo tipo di costruzioni. Siamo sempre esterofili e non sappiamo apprezzare ciò che di dimensioni minori abbiamo. Comunque vedremo ad opera conclusa. Se mi sto sbagliando ne sarò ben felice.
Noi Bergamaschi non vediamo l'ora di poter usufruire di tutte queste bellezze innovative, incastonate in un Distretto della nostra Città! Esperienza unica! Orgoglio bergamasco! Però mi permetto di fare una precisazione costruttiva, rivolgendomi al giornalista che ha scritto questo articolo (mi scuso perché non trovo il nome). Ecco: la più alta offerta alberghiera di Bergamo città é il Life Source che conta 4 stelle Superior e ben 126 camere (dati presi dal loro sito) ed esiste da più di 3 anni. Diamo le info corrette! 😉
Mamma mia che pesantezza, ogni volta che si fa qualcosa a Bergamo si devono sollevare critiche e polemiche inutili. E' un'opera realizzata da privati, su un area che era dismessa e abbandonata e che faceva abbastanza schifo. Sicuri che era meglio lasciarla come prima? C'è sempre qualcuno che deve criticare a prescindere. Potevano fare così, dovevano fare così...
Quando guardo questo blocco di ferraglia che impedisce la vista di città alta mi viene il vomito. Bastava un'area verde, per essere sostenibile Bergamo ha bisogno di alberi che producono ossigeno ed eliminano la Co2, lo si impara alle elementari. Tutte le aree abbandonate le facciano diventare boschi urbani, il privato ha sempre una parte d'interesse (giustamente) in quel che fa
Non sarebbe stato più bello fissare la data dell'inaugurazione al giorno 3 dicembre 2024 ? Si sarebbe cosí ricordato e omaggiato più opportunamente il compianto Cav. Domenico Bosatelli, che, in tale data, avrebbe compiuto 91 anni !