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Ecco dove mangiare la pizza il 21 ottobre per aiutare chi ha la distrofia muscolare

Chi consumerà un pasto sosterrà il progetto "Casa Uildm" della sezione di Bergamo. Il presidente: «Per essere vicini alle famiglie»

Ecco dove mangiare la pizza il 21 ottobre per aiutare chi ha la distrofia muscolare
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Mangiarsi una pizza è sempre un piacere e lo è ancora di più se lo si può fare per una buona causa. Per coniugare le due cose, sarà perfetta la giornata di lunedì 21 ottobre, quando alla pizzeria Voci del Mare di Bergamo in Via S. Bernardino 106 (sia a mezzogiorno, sia la sera) e PizzAmoreFantasia di Dalmine in Via Stella Alpina 9 (solo la sera), chi consumerà un pasto sosterrà il progetto "Casa Uildm" ell'Unione italiana lotta alla distrofia muscolare di Bergamo.

L'iniziativa, che prende il nome di Pizza&Sorrisi è stata ideata e organizzata dal Gruppo Amici di Lori, patrocinata dai Comuni di Bergamo, Dalmine, Lallio e Treviolo, sarà realizzata grazie alla sensibilità dei titolari delle pizzerie che mettono a disposizione la loro professionalità e il ricavato delle consumazioni.

Cosa è "Casa Uildm"

Casa Uildm è abitata da moltissime persone e sostiene spese di affitto (agevolato, grazie al Regolamento del Comune di Bergamo), manutenzione, utenze, canoni,  software e trasporto. Si avvale di  professionisti esterni (psicologi, counsellors e medico specialista), di una dipendente part time, che si occupa della relazione con le famiglie e della progettualità. Ma Uildm  dovrà avvalersi di un altro dipendente in supporto ai volontari che, attualmente, si occupano di coordinamento, comunicazione, fundraising, amministrazione e della realizzazione delle attività.

«Per una comunità inclusiva»

Il presidente Uildm Danilo Bettani fa presente che «Per poter realizzare tutte le attività, Uildm  utilizza la propria sede che è una vera e propria casa. Chi aderirà a Pizza&Sorrisi farà un grande dono all'associazione, ma potrà sentirsi partecipe di un progetto che intende essere più vicino possibile alle famiglie per migliorare le relazioni sociali nel territorio in cui risiedono perché salute, educazione, sviluppo delle capacità personali e partecipazione alla società creano, di riflesso, le condizioni per una comunità inclusiva».

Impegno quotidiano

Attualmente sono 142 le famiglie con patologie neuromuscolari con le quali è in contatto la sezione provinciale di Uildm, che ogni giorno si impegna per migliorare le loro condizioni di vita nei comuni  dove vivono aiutandole a costruire relazioni e legami, ad avere interessi e un lavoro laddove possibile, a inserirsi in un contesto positivo per tutti.

Commenti
Luciano

Far del bene non fa mai male. Ci andrò

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