Benedetto il blitz di Luca Percassi e D'Amico, che presero Retegui in meno di 72 ore
Venezia l'ha confermato: decisamente, il centravanti ex Genoa è in stato di grazia, nell'Atalanta come in Nazionale
di Xavier Jacobelli
Il 5 agosto scorso, Gianluca Scamacca, 25 anni, 19 gol nella passata stagione fra campionato e coppe, attaccante della Nazionale, è stato operato a Roma, Casa di Cura Villa Stuart. Il professor Mariani ha eseguito l'artroscopia del ginocchio sinistro per la ricostruzione del legamento crociato anteriore: la previsione sul rientro in campo oscilla tra febbraio e marzo 2025.
L'8 agosto, l'Atalanta ha annunciato di aver acquistato dal Genoa il cartellino di Mateo Retegui, 25 anni, anche lui attaccante della Nazionale: operazione da 22 milioni di euro ai quali aggiungere 3 milioni di bonus. Alla luce della partenza a razzo del bomber lanciato in azzurro da Roberto Mancini, si capisce perché per i tifosi dell'Atalanta sia benedetto il blitz di Luca Percassi e Tony D'Amico sul mercato estivo. Venezia l'ha confermato: decisamente, Retegui è in stato di grazia, nell'Atalanta come in Nazionale.
Il delizioso pallonetto con il quale il centravanti ha chiuso il conto in Laguna ne rimarca una volta di più lo strepitoso avvio stagionale: 8 gol in 8 giornate di campionato (negli ultimi trent'anni, da quando è stata introdotta la regola dei 3 punti a vittoria, soltanto Toni ha fatto meglio di lui, segnandone 9), ai quali aggiungere le due reti in azzurro, al Belgio (10 ottobre) e a Israele (14 ottobre). Nel segno di Mateo, l'Atalanta è tornata a volare: Gasperini al Penzo ha inanellato la terza vittoria di fila tra campionato e Champions.
A questo proposito, se la partita con gli arancioneroverdi doveva essere la prova generale in vista del Celtic, l'esito è stato sicuramente brillante. Nonostante l'indisponibilità iniziale di sei titolari, i bergamaschi hanno preso subito il controllo dell'incontro e, memori della lezione ricevuta dal Como, una volta passati in vantaggio l'hanno conservato, legittimandolo all'inizio del secondo tempo con la cucchiaiata di Retegui, lesto a sfruttare l'errore di Candela grazie al quale si è ritrovato a tu per tu con l'esordiente Stankovic, scavalcandolo con un colpo di classe.
Il Venezia ultimo in classifica ha pagato cara la fragilità difensiva (14 reti incassate in 8 incontri) e la scarsa prolificità dell'attacco (solo 5 gol all'attivo), però, se vuole salvarsi, deve ritrovare al più presto la carica agonistica e la determinazione alla base della riconquista della Serie A. Quando affronti un avversario che gioca in Champions, non puoi peccare di leziosità e nemmeno denunciare scarsa grinta, altrimenti vai incontro a una sicura sconfitta. Peraltro, sarebbe potuta essere anche più pesante nel punteggio finale, considerate le occasioni create dall'attacco di Gasperini.
Illuminante, invece, è la capacità del tecnico di Grugliasco (903 punti in carriera) di ottimizzare le risorse a sua disposizione, pensando al ciclo inaugurato in data odierna: dopo i lagunari, in sequenza sino al 10 novembre l'aspettano Celtic, Verona, Monza, Stoccarda, Napoli e Udinese, cioè sette partite in 21 giorni. Così, Djimsiti dall'inizio e Ruggeri nella ripresa hanno ripreso confidenza con il campo dopo gli infortuni; Lookman, che al Penzo ha festeggiato i 27 anni, si è visto risparmiare la ripresa, considerate le 17 ore senza acqua né cibo alle quali era stato costretto con la sua Nigeria in un aeroporto libico; Retegui e De Ketelaere sono usciti al 68', sostituiti da Samardzic e Zaniolo; Sulemana ha dato il cambio a Ederson.
La partita, però, l'aveva chiusa Retegui, che, in otto turni di campionato, ha già segnato un gol in più rispetto ai sette totali realizzati nelle 29 presenze collezionate con il Genoa durante la sua prima stagione in Serie A. Salute.
Gasp come Re Mida