Nonostante le risorse stanziate, continuano i problemi del sistema informatico dei medici
Per i dottori impossibilità di ottenere ricette e certificati. In Lombardia, nel 2023, registrato un -2% di visite ed esami rispetto al 2019
Continuano i problemi sul Siss, il Sistema informativo sociosanitario di Regione Lombardia: schermi bloccati, processi che vanno a rilento e quindi ulteriori perdite di tempo per i professionisti della sanità che lo devono per forza utilizzare.
Stavolta, disagi si sono segnalati anche su Arvax, la nuova piattaforma per la gestione delle vaccinazioni, sulla quale pure si sono riscontrati diversi rallentamenti.
Piattaforme poco efficienti
Come accaduto anche nei mesi scorsi, tra le principali conseguenze dei malfunzionamenti, riportate oggi (venerdì 25 ottobre) da L'Eco di Bergamo, c'è l'impossibilità, in certe finestre, di ottenere le ricette mediche e i certificati di malattia. Dall'ordine dei medici di Bergamo, il presidente Guido Marinoni ha riportato nuovamente le lamentele dei dottori, per via dei disagi nel loro lavoro. Sottolineando come, nonostante gli scarsi risultati sul Siss, si siano spese parecchie risorse provenienti dal Pnrr, che però non hanno a quanto pare portato a dei miglioramenti significativi.
Di funzionamento intermittente, con periodi in cui il sistema è impallato e altri in cui funziona in maniera quantomeno accettabile, ha parlato anche il presidente dello Snami, il sindacato dei medici di base, Margo Agazzi. Il quale ha confermato che va al rallentatore anche Arvax. Questioni che, in ogni caso, sono arrivate già da tempo al Pirellone e delle quali si era discusso di recente, il 2 luglio scorso, in Consiglio regionale. Allora, l'assessore al Welfare Guido Bertolaso aveva affermato che era attivo un gruppo di lavoro, per sistemare i problemi della piattaforma.
Viste, ancora lunghi tempi d'attesa
Per quanto riguarda invece il versante delle liste d'attesa, sulla cui riduzione si era puntato negli ultimi tempi, secondo il "Report civico sulla salute" di Cittadinanzattiva la Lombardia è ancora in difetto rispetto al 2019, ovvero l'anno pre-Covid usato come riferimento. Sulla base del documento, il totale delle prestazione, sia ricoveri che ambulatoriali, l'anno scorso hanno avuto una flessione del -2 per cento rispetto a cinque anni fa, prima della pandemia. Un dato comunque meno grave rispetto alla media italiana, che si aggira intorno al -8 per cento.
In estate Regione ha attivato il piano operativo per la riduzione delle liste, ma i tempi d'attesa per diversi esami, come mammografie, oculistici, dermatologici e le risonanze magnetiche, rimangono comunque abbastanza lunghi al momento.