Tragedia sfiorata

Ragazza minaccia di buttarsi dal tetto della scuola in via Moroni: placcata da un agente

Una studentessa stamattina (lunedì 28 ottobre) ha annunciato di voler compiere il gesto estremo all'istituto Leonardo Da Vinci. Un'insegnante si è sentita male

Ragazza minaccia di buttarsi dal tetto della scuola in via Moroni: placcata da un agente
Pubblicato:
Aggiornato:

Una tragedia è stata appena sventata all'istituto Leonardo Da Vinci di Bergamo: una studentessa nella mattinata di oggi (lunedì 28 ottobre) è salita sul tetto della scuola, minacciando di buttarsi di sotto, ma il tempestivo intervento delle forze dell'ordine ha evitato il peggio.

Un'insegnante si sente male

Subito, come riportato dal Corriere Bergamo, in via Moroni è partito l'allarme e, dopo qualche minuto, sul posto sono arrivate le forze dell'ordine. I momenti successivi sono stati particolarmente concitati, con un'insegnante che assisteva alla scena che addirittura si è sentita male, per la tensione che si era andata a creare.

Placcata all'ultimo da un agente

Si sono disposti dei materassi al suolo, per andare ad ammortizzare una eventuale caduta, nel caso in cui la giovane avesse deciso di portare a compimento il gesto estremo.

Un'eventualità che, però, alla fine non si è verificata, in quanto un agente è riuscito ad avvicinarsi alla ragazza abbastanza da placcarla all'ultimo momento, riuscendo a salvarle la vita.

Commenti
Vittorio Calvi

Ricordo purtroppo che questo episodio non è isolato e i giornali hanno smesso di pubblicare queste notizie per non creare voglia di emulare ma evidentemente ci sono malesseri profondi nei giovani forze il modello educativo nelle famiglie poi nella scuola non riesce a dare prospettive di un futuro sereno a questi ragazzi ma se qualcosa non funziona bisogna porvi rimedio se il problema è il bullismo certi comportamenti vanno stigmatizzato e corretti altrimenti sarà sempre peggio

Silvia

Io non sono genitore e non mi sento di giudicare i genitori...Mi sento solo di dire che viviamo in una società troppo superficiale dove ognuno è decisamente troppo concentrato su se stesso per poter accorgersi di chi soffre e sta male o lotta con un proprio disagio...e questo è valido per gli adolescenti (i più fragili)e per gli adulti. Spesso diciamo "non aveva dato segni di malessere"....Non aveva dato segni di malessere o noi...noi società non li abbiamo saputi cogliere? Troppo menefreghismo....

Mg

...tutti sanno tutto e hanno la risposta in mano...Io nata negli anni 70, vittima di bullismo, genitori dai sani principi morali, ma che non sapevano dimostrare affetto. Lo sa Dio quante volte ho desiderato di morire. Ho fatto del mio meglio per essere un genitore diverso da loro cercando di essere severa e permissiva il giusto. Dimostrando affetto ai miei figli ma ricordando loro che noi siamo i genitori e non loro amici. Cellulare dalla terza media... Beh, nonostante, ciò mia figlia è seguita da uno psicologo. Colpa mia? Colpa della scuola? Del Covid? Del bullismo. Facile giudicare, criticare e sputare sentenze se non ci si trova nella situazione. Un abbraccio a questa ragazza e a chi le vuol bene.

Claudio

Andrea ha perfettamente fotografato la situazione attuale, io professionista nella sanità ne vedo ogni giorno e il disagio nel giovane riflette molte volte il cretinismo endemico delle coppie che l'hanno generato... Andate ad ascoltare sulle tribunette dei campi di calcio anche oratoriani i commenti e i discorsi di genitori e purtroppo nonni presenti... C'è da rabbrividire!

Giuseppe Boschini

Troppi episodi anche tragici tra adolescenti e giovanissimi dopo il covid.... l'allarme era stato dato....vedo che quasi nessuna agenzia sociale e' corsa ai ripari...

Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali