Omicidio di Costa Volpino, Badhan avrebbe raggirato l'amica per cercare una dose extra di marijuana
Dovevano incontrarsi sotto casa, per uno scambio. Ma lui, salendo per le scale, si è introdotto in casa: emergono nuovi dettagli
Emergono nuovi dettagli sull'omicidio di Sara Centelleghe, 18enne uccisa nella notte tra il 25 e il 26 ottobre a forbiciate nella sua casa a Costa Volpino da Jashandeep Badhan, 19enne che martedì 29 ottobre è stato interrogato dal Gip.
Così gli inquirenti hanno ricostruito quella notte di tragedia: dalla posizione dell'amica, che quella notte dormiva con lei, alla marijuana ritrovata dietro la porta di casa, fino al movente del gesto.
Come Badhan avrebbe raggirato l'amica
I tre - Badhan, Sara e l'amica - si conoscevano, ma soltanto superficialmente: non erano amici. Lui, 19 anni, è di origini indiane, fa l'elettricista e ha due fratelli minori, vive nel palazzo accanto a quello di Sara. Quella sera, attorno alle 23.30, il 19enne avrebbe contattato l'amica di lei, proponendole di fare serata a Lovere. La giovane, 17 anni, rifiuta spiegando che era a casa della 18enne e che avrebbe dormito lì.
Attorno alla mezzanotte, come riporta Corriere Bergamo, lui ha riscritto alla ragazza chiedendole se avesse della marijuana, da scambiare per della cocaina. Così si erano messi d'accordo per vedersi in strada. L'indiano sapeva, perché lo ha chiesto all'amica, che Sara si trovava in casa da sola: il padre vive altrove, mentre la madre si trovava dal compagno.
La 18enne dormiva e l'amica ha scritto a Badhan che stava per scendere con l'ascensore. A quel punto il 19enne ha raggirato la ragazza, salendo per le scale dei garage sotterranei, comuni a entrambi i palazzi. La porta di casa era aperta: la minorenne non aveva pensato di chiuderla prima di uscire di casa. Ha iniziato a frugare, forse alla ricerca di una dose di marijuana extra da portare via.
A quel punto, Sara si è svegliata trovandosi di fronte il 19enne. Ne sarebbe seguita una colluttazione, poi l'indiano avrebbe preso un paio di forbici da un cassetto e avrebbe iniziato a colpire la giovane, trenta forbiciate. Poi è rientrato a casa sua, lasciando dietro di sé una scia di sangue. All'amica, che ancora lo attendeva di sotto, ha spiegato che i suoi lo avevano scoperto non lasciandolo uscire. Lei, rientrando, si è ritrovata di fronte una scena raccapricciante.
Trovati 30 grammi di marijuana
Nell'interrogatorio il 19enne ha chiesto scusa, negando approcci sessuali ma senza dare una giustificazione al suo gesto. Ha ammesso, inoltre, di aver assunto hashish e alcol, testimoni hanno parlato anche di cocaina. In ogni caso, il Gip Alessia Solombrino ha convalidato l'arresto e disposto il carcere, più un periodo di osservazione psichiatrica di almeno 30 giorni.
I carabinieri hanno trovato e sequestrato 30 grammi di marijuana, nascosti dietro la porta d'ingresso dell'appartamento in cui viveva Sara. Forse, la droga che Badhan cercava, ma gli inquirenti sono cauti dal momento che è coinvolta anche una minorenne. Intanto, al Papa Giovanni, nella mattinata di oggi (30 ottobre) verrà eseguita l'autopsia che restituirà un quadro più preciso della situazione.
Ci fosse stato distributore automatico, come per sigarette, avrebbe al massimo rotto quello