31 nuove telecamere per la sorveglianza a Bergamo, 5 entro fine anno in via Paglia e dintorni
L'Amministrazione ha presentato il piano di ampliamento del sistema di videosorvegiaza. Priorità alla zona di via Paglia e alla Malpensata
di Marta Belotti
Saranno 31 le nuove postazioni di osservazione (ciascuna delle quali può corrispondere a più di una videocamera) che verranno installate sul territorio di Bergamo. Cinque di queste, finanziate con i risparmi provenienti dal bando precedente di Atb per cinquantamila euro, arriveranno entro la fine dell'anno; le altre 26, per un totale di cinquecentomila euro provenienti dall'avanzo di Bilancio del Comune, avranno bisogno di un iter più lungo e quindi entreranno in funzione nel secondo semestre del 2025.
In totale quindi, il sistema di videosorveglianza cittadino, che ora è di 169 occhi elettronici, arriverà a toccare quota duecento.
«Volevamo metterne 24, arriviamo a 31»
Questo progetto di ampliamento del sistema di videosorveglianza urbana e il suo affidamento ad Atb è stato presentato nel dettaglio nella conferenza stampa di oggi, mercoledì 30 ottobre, dalla sindaca Elena Carnevali, dall'assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni, dal vicecomandante della Polizia locale Antonio Bettoni e dal direttore generale di Atb Mobilità Liliana Donato, affiancata dal suo ingegnere Vito Pavone.
«Nel nostro programma elettorale abbiamo scritto che avremmo messo cento telecamere in più entro la fine del mandato - ha sottolineato la sindaca -. Nei primi sei mesi avevamo in mente di implementare il sistema di 25 unità, ma siamo riusciti a fare di meglio, portandole a 31. Questo è stato possibile grazie all'attenzione che è stata messa fin da subito sul tema della sicurezza e alla collaborazione dell'assessorato di pertinenza, con le Reti sociali, con Atb, con la Questura, i Carabinieri e altre forze dell'ordine».
I primi cinque punti
I primi punti di osservazione, quelli finanziati con i risparmi del bando precedente, saranno: in via Paglia/Bonomelli, via Paglia/Novelli, Piazzetta Spada, via Mozart e via Leoncavallo. L'assessore Angeloni spiega: «Abbiamo voluto dare priorità assoluta alle zone e alle situazioni più complicate, soprattutto di spaccio. Abbiamo seguito questo criterio per le altre 26, cui si sono affiancati anche altri due principi: la storicità delle richieste avanzate dai cittadini e la mancata copertura di alcune zone della città, per esempio in via Carnovali, nel quartiere di Campagnola o in una parte della zona dei Colli, dove recentemente si sono verificati episodi di furto».
Le altre 26 telecamere
Di seguito, invece, l'elenco completo degli altri punti in cui saranno installate nel 2025 le telecamere:
- Porta Nuova, passaggio pedonale Propilei;
- via Fantoni/via Bono;
- via Nini da Fano, parcheggio Polaresco
- via Pizzo della Presolana, parcheggio Cai
- via Grossi;
- via Gandhi, spazio giovanile;
- via Spino/Autostrada;
- via santa Croce /Broseta parcheggio;
- Piazza Bonfanti, Celadina;
- via Betty Ambiveri, area parcheggio;
- via Marzabotto/via Fossoli;
- Piazzale della Scienza;
- via Pescaria/via Crescenzi
- Colli di Città Alta;
- via Zanchi, Centro Galassia;
- via Pinetti;
- via Ungaretti;
- Parco del Triangolo;
- Piazza Risorgimento;
- Parco di via Pizzo Scais e via Monte Gleno;
- parcheggio via Daste e Spalenga;
- via Caprera, ingresso parco e scuola materna;
- via S.Bernardino, Enaip e parcheggio;
- Via Madonna del Bosco;
- Astino, trattoria Lozza.
«Il più veloce possibile»
La direttrice generale di Atb, Liliana Donato, ha quindi spiegato il lungo percorso necessario prima di approdare all'effettiva installazione delle 26 telecamere per le quali sarà necessario passare ancora tramite un bando di gara: «Ci impegneremo, rispettando tutte le regole previste dal codice degli appalti, per velocizzare il più possibile i tempi e consentire l'ampliamento rapidamente. Nei prossimi anni la sfida che attende noi e il Comune è l’implementazione di questi sistemi anche in relazione all’utilizzo dell'intelligenza artificiale».
Le videocamere serviranno sia come supporto alla polizia giudiziaria, sia per la salvaguardia del patrimonio pubblico, sia come strumento per garantire maggiore sicurezza pubblica.