Film premiato

"Berlinguer - La grande ambizione": al Conca Verde l'incontro con il regista e il protagonista

Dopo la proiezione delle 20.50 (sabato 9 novembre), Elio Germano e Andrea Segre dialogheranno con il pubblico

"Berlinguer - La grande ambizione": al Conca Verde l'incontro con il regista e il protagonista
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Sabato 9 novembre presentazione in pompa magna al cinema Conca Verde per Berlinguer - La grande ambizione di Andrea Segre con Elio Germano e Stefano Adobati. L'appuntamento è per le 20.50: dopo la proiezione, il protagonista e il regista del film (Elio Germano e Andrea Segre, rispettivamente) dialogheranno con il pubblico (prenotazioni consigliate a questo link).

Berlinguer - La grande ambizione è già in programma tutti i giorni al cinema Conca Verde. Presentato e premiato per la miglior interpretazione di Elio Germano al Festival del Cinema di Roma, il film è il racconto biografico della vita privata e pubblica di Enrico Berlinguer: dal viaggio a Sofia del 1973 fino al discorso della Festa Nazionale dell'Unità di Genova del 1978.

Trama di Berlinguer - La grande ambizione

«Quando una via sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi? Non l’ha fatto Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante partito comunista del mondo occidentale, con oltre un milione settecentomila iscritti e più di dodici milioni di elettori, uniti dalla grande ambizione di realizzare il socialismo nella democrazia», si legge nella trama del film.

«Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il Pci tentarono per cinque anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la storia. Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, le copertine dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il potere, fino all’assassinio nel 1978 del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati».

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