Gasperini è carico, ma rispetta lo Stoccarda: «Sono una Squadra con la "S" maiuscola»

di Fabio Gennari

«Ho seguito molto lo Stoccarda. Hanno fatto cose importanti anche l’anno scorso, sono duttili e giocano compatti attaccando con tanti uomini. Molto validi sul piano tattico, molto forti sul piano atletico: insomma, una Squadra con la "S" maiuscola. Non conosco direttamente Hoeness, ma la mia considerazione e il mio apprezzamento arrivano dall’espressione del loro calcio».

Il tecnico della Dea, Gian Piero Gasperini, nel tardo pomeriggio di ieri (5 novembre) ha parlato con grande rispetto della squadra che stasera affronterà nella bella cornice della Mercedes Benz Arena.

Le parole del mister sono ancora più pesanti se si pensa che la squadra orobica, solo pochi giorni fa, ha suonato tre volte la sveglia in casa del Napoli. E anche quando tocca il tema El Bilal Touré, ex di turno, gli occhi sono eloquenti: «È importante che lui abbia recuperato sul piano fisico. Ha avuto due interventi molto simili per lo stesso infortunio. Da noi è tornato a gennaio, ci ha dato comunque qualcosa di importante nonostante tanta inattività: ha fatto qualche gol e ha giocato la finale di Dublino. Voleva andare allo Stoccarda, sono contento che qui stia bene. Gli ho visto anche fare un gran gol con la Juventus. Ha tanta voglia di affrontarci? Comprensibile. Sarà un piacere rivederlo, speriamo non ci dia troppo fastidio».

La Dea affronterà l'impegno per fare - come sempre - il massimo, ma non è chiaro quanti e quali attaccanti scenderanno in campo. «Tridente? Noi giochiamo sempre con tre uomini offensivi, non abbiamo solo un sistema di gioco e lo abbiamo spesso fatto vedere. L’anno scorso era Koopmeiners che ci permetteva di variare sul piano tattico, quest’anno quel ruolo lo stanno facendo Pasalic, Brescianini, Samardzic ma potremmo anche giocare con tre attaccanti puri. Di certo, difficilmente partiamo in un modo e finiamo con quello».