Satira pungente

Le tavole (ritrovate) di Chiappori in mostra alla biblioteca "Di Vittorio"

L'inaugurazione martedì 12 novembre, nei locali della Cgil di Bergamo in via Garibaldi 3. In progetto anche la catalogazione delle opere

Le tavole (ritrovate) di Chiappori in mostra alla biblioteca "Di Vittorio"
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Un ritrovamento fortuito sui banchi di un mercato e l’ostinata curiosità di seguire quella traccia incontrata per caso. È così che un cittadino lecchese (che vuole restare anonimo) è arrivato al salvataggio, a un passo dal macero, di 200 album da disegno contenenti circa settemila bozzetti originali di un vignettista illustre, scomparso da poco. Si tratta di Alfredo Chiappori, le cui opere saranno in mostra a Bergamo.

Chiappori, nato a Lecco nel 1943, è stato un autore di una satira politica pungente, che tra gli anni Settanta e gli Ottanta ha pubblicato sulle pagine di Linus, Panorama e Corriere della Sera. Una selezione di quelle tavole ritrovate, e parzialmente riordinate, sarà esposta nella mostra curata dalla biblioteca "Di Vittorio" della Cgil di Bergamo, a cui tutte le opere ritrovate sono state donate.

Chiappori_autoritratto
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Si pensa a istituire un Fondo Chiappori

L'inaugurazione di "Alfredo Chiappori: tra satira politica e geometria" è in programma per martedì 12 novembre (ore 18), nei locali del sindacato di via Garibaldi 3. Dopo una breve introduzione, verrà proiettato il docufilm dedicato a Chiappori "Multiforme ingegno" realizzato dall'associazione "I Promessi Sposi in Circolo" di Lecco. Sarà poi possibile visitare la mostra, che resterà allestita fino al 13 dicembre.

«Negli ultimi mesi abbiamo condotto un lavoro di riordino e di studio degli album - spiega Mara D’Arcangelo, responsabile della biblioteca -. Il nucleo dell’esposizione è il risultato di una ricerca che si è prolungata per tutta l’estate. Volevamo osservare e mettere in risalto il processo creativo seguito dall’artista, dal bozzetto alla pubblicazione finale, analizzando le corrispondenze tra blocco originale ed effettiva uscita in edicola. Per farlo, abbiamo consultato le vecchie edizioni delle testate coinvolte, rivolgendoci al Museo delle Storie di Bergamo, agli archivi della Biblioteca Tiraboschi e direttamente a Linus e Panorama».

Oltre all'organizzazione della mostra, c'è il progetto di avviare anche la catalogazione di tutte le opere che sono state donate alla biblioteca, per garantire in futuro la possibilità di fruizione pubblica dei disegni anche attraverso la costituzione di un Fondo Chiappori.

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