Gianmario Lesmo, allenatore della Nembrese: «Ma quanto è bello il calcio che include tutti»
Nel suo volume racconta il progetto dalle origini a oggi: 70 ragazzi con disabilità e 40 volontari coinvolti. «Il più importante della Lombardia»
di Elena Conti
Da moltissimi anni Gianmario Lesmo, allenatore della Nembrese 1913, dedica la sua vita alla promozione dell’inclusione nel calcio, consentendo a tanti bambini e ragazzi con disabilità di vivere la passione per il pallone, di condividere forti emozioni in campo e di sentirsi parte di una squadra.
Tanta strada è stata fatta in tredici anni a Nembro. Oggi la squadra Over si è trasformata nell’Atalanta for Special, grazie a una prestigiosa partnership che ha permesso ai ragazzi di vestire la maglia nerazzurra. Ma questo è solo l’inizio.
Lesmo ha deciso di raccontare tutta la storia dall’inizio nel libro “Mister: devo tirare di qua o di là?”, che verrà presentato stasera (venerdì 15) alle 20.30 al Modernissimo.
«La mia esperienza da volontario - afferma l’autore - è iniziata dopo essere stato manager di un gruppo bancario, con grandi responsabilità e una vita dedicata al lavoro. L’esperienza di volontariato in piscina con il mio amico Walter, che non parla e non muove le mani, mi ha aperto un mondo: mi ha fatto capire cosa affronta quotidianamente una persona con disabilità e quanto fosse importante restituire la fortuna che era capitata a me. Ho deciso di coniugare questa sensibilità alla mia passione calcistica, mettendo le mie competenze a disposizione di chi non avrebbe mai potuto giocare un campionato».
«Nel 1989 ho lanciato l’idea per la prima volta e non nascondo che sono stato guardato come se fossi pazzo, mancava ancora la cultura dell’inclusione sportiva. Quel primo esperimento all’avanguardia durò soltanto pochi mesi; ho allenato un solo ragazzo, che poi si è ammalato e ha rinunciato agli allenamenti. Il progetto è ripartito nel 2011, quando il presidente della Nembrese Calcio Piero Birolini mi ha contattato dicendomi di aver trovato persone disponibili ad allenare. Abbiamo iniziato con sette ragazzi, sei di loro oggi giocano nell’Atalanta for Special. Il numero è aumentato ogni anno, è diventato un movimento significativo: oggi abbiamo settanta ragazzi e una quarantina di volontari. A mio avviso, è il progetto del suo genere più importante della Lombardia».
Stasera i ragazzi leggeranno alcuni simpatici episodi tratti dal libro (...)