Raddoppio ferroviario, a Curno si va verso il sottopasso carrabile in via Roma
Si cerca ancora una quadra per non chiudere via Fermi per tre mesi. Ma dall’azienda, per ora, nessuna data d’inizio o un programma con i tempi
di Monica Sorti
Proseguono le interlocuzioni tra il Comune di Curno e Rfi in merito al raddoppio ferroviario sulla tratta Bergamo-Ponte San Pietro.
In merito a via Fermi continua l’impegno per cercare di mitigare gli effetti devastanti che avrebbe l’annunciata chiusura del tratto per tre mesi, prevista per la primavera, legata ai lavori per il sottopasso.
«Rfi, sentita anche dal Prefetto su nostra sollecitazione, sta studiando una possibile viabilità alternativa che per noi è assolutamente necessaria, sia per i disagi che creerebbe al traffico, sia per le tante attività commerciali del nostro territorio che ne sarebbero gravemente danneggiate - spiega il sindaco Andrea Saccogna -. Spiace constatare ancora una volta che c’è grande superficialità e confusione su tempi e modalità di lavoro. Non abbiamo ancora una data di partenza dei lavori né ci è stato dato un cronoprogramma. Per non parlare del taglio delle numerose piante che forse, con un progetto anche ambientale più attento all’impatto sul territorio, poteva essere in parte evitato».
Intanto si stanno raccogliendo molte lamentele da parte di attività commerciali della zona che, a fronte dell’occupazione di aree di propria proprietà per il cantiere, stanno ricevendo dalle ditte incaricate risposte confuse e poco chiare.
Per quanto concerne via Roma all’udienza del 7 novembre il giudice, constatando che sono ancora in corso le trattative con Rfi riguardo alla possibilità che sia realizzato, a cura del Comune e a spese di Rfi, un sottopasso carrabile a una corsia al posto del sottopasso solo ciclopedonale previsto dall’attuale progetto definitivo, che porterebbe gravi conseguenze per il traffico interno al paese, ha rinviato l’udienza per la remissione in decisione al 7 maggio.
«Speravamo in un rinvio più a stretto giro ma non è stato possibile trovare una data anteriore - continua Saccogna -. In ogni caso, entro fine mese (...)