Le 10 vie più belle di Bergamo
Foto in copertina di Mario Rota
Nonostante l'afa, passeggiare per Bergamo regala sempre attimi di pura bellezza. Basta saper dove andare, quali angoli scoprire, quali strade imboccare. Abbiamo dunque pensato di offrire ai turisti e ai bergamaschi una passeggiata virtuale nelle dieci strade più suggestive della città. Da fare rigorosamente a piedi. Per scoprire facciate, angoli e palazzi storici. O comunque bellissimi scorci da fotografare.
Via Arena
Storico passaggio in Città Alta che unisce il transetto meridionale di Santa Maria Maggiore con il Viale delle Mura. Silenziosa, affascinante, ricca di storia: dal Seminario Vescovile alla chiesa e convento delle suore di clausura, fino al Museo Donizettiano. Vi si vedono inoltre Casa Angelini, il palazzo del Forno, la cappella vescovile di Santa Croce, Santa Maria Maggiore, il campanile, l'ateneo e la cisterna sottostante.
Via Donizetti
Sinuosa, elegante, scende dall’abside di Santa Maria Maggiore sino allo slargo della Funicolare, a Bergamo Alta. Si apre con la bellissima Casa dell’Arciprete, realizzata da Pietro Isabello nel 1520, il più illustre esempio di casa rinascimentale in città. Scendendo sulla sinistra ci si imbatte nella Casa dei Rivola, un’antica dimora fortificata che era stata sede della zecca in periodo comunale. Un’epoca di cui subito dopo si può ammirare un altro resto: l’antica fontana.
Via Colleoni
Insieme alla sua prosecuzione, via Gombito, rappresenta l’antico asse del decumano. È la via centrale di Bergamo Alta, vero cuore della città. Disseminata qua e là di memorie del grande condottiere, che qui aveva aperto il Luogo Pio della Pietà. È un mix ci piccoli negozi, ristoranti e bar, incassati in palazzi storici, tra i quali spicca, sulla destra, in direzione di Piazza Nuova, quello soprannominato la Casazza, fatto costruire nel 1327 dalla famiglia Suardi.
Via Porta Dipinta
Altra via affascinate che da porta Sant’Agostino sale sino alla Piazza della Funicolare. Disseminata di memorie storiche, a cominciare dalla torre sub fossis eretta a difesa di una porta, ora scomparsa, che si apriva nella cinta della città medievale. Medievale è anche la fontana che segnala la Piazzetta di San Michele al Pozzo Bianco. Ma la via è scandita dai palazzi dell’aristocrazia di Bergamo: salendo si incontrano palazzo Moroni, palazzo Grumelli Pedrocca e palazzo Pesenti.
Viale delle Mura
Impossibile non passarci e impossibile non fermarsi. Unisce Colle Aperto con la spianata del baluardo di San Giacomo e poi la Porta Sant’Alessandro. Da una parte permette di ammirare la bellezza del sistema fortificato che difendeva la città, dall’altro apre una veduta a 270 gradi sulla Bergamo moderna e la pianura. È una strada a scorrimento veloce, che merita però di essere percorsa a piedi. Perché solo a piedi si scoprono i suoi mille segreti.
Via Pignolo
Affascinante, dal sapore aristocratico è la via su cui si affacciano alcuni dei palazzi più belli di Bergamo, divisa in due dallo snodo della piazzetta del Delfino. È contrassegnata dal selciato in pietra e dalla presenza di capolavori di Lotto in basso e a metà strada, nelle chiese di San Bernardino e sant’Alessandro in Croce.
Via San Tomaso
Altra via di Bergamo bassa contrassegnata dalla pendenza. Dalla misteriosa chiesina di San Lupo con le sue quattro colonne in ordine tuscanico gigante scende giù sino a confluire nello slargo dei musei, dove si affacciano la Carrara e il Museo d’arte Moderna. È una strada intima ma anche vivace per i locali che vi si trovano. Scendendo a sinistra è un susseguirsi di palazzetti barocchi, a destra invece ci sono case più semplici a facciate ristrette. Aristocrazia e Bergamo produttiva qui si confrontavano faccia a faccia.
Sentierone
Per qualsiasi turista è la via per antonomasia di Bergamo. Più che una via è un largo passaggio pedonale che mantiene ancor oggi la sistemazione funzionale realizzata dai mercanti bergamaschi nel 1620. Ma oggi è diventato il luogo principe del passeggio cittadino, sia che ci sia bel tempo, sia che piova, grazie ai larghi portici che la fiancheggiano. In fondo è chiusa dalla quinta solenne della chiesa di San Bartolomeo, altro scrigno lottesco.
Via Sant’Alessandro
Un po’ appartata, è la via che offre la salita più affascinante a Città Alta, arrivando a Porta San Giacomo. Scandita in due tronconi dall’attraversamento di via Garibaldi, è la spina centrale dell’antico Borgo di Sant’Alessandro, caratterizzata da un tessuto edilizio storico. La si gusta sempre di più man mano che si sale, in suggestiva solitudine. Molto bello l’ultimo tratto, una sorta di ardito viadotto sospeso su arcate di pietra che conclude panoramicamente il percorso.
Via XX Settembre
È la via dello shopping, centro dell’antica contrada di Prato. La tradizione commerciale di questa strada è secolare ed è testimoniata dai continui interventi di trasformazione edilizia che la contrassegnano. Per cui vi si possono trovare edifici che vanno dal 1550 ai giorni nostri. Vi si affaccia anche una chiesa, quella dello Spasimo. Mentre al 117 un antico edificio, casa Bonoreni trasformata in negozio, contiene una volta affrescata da Pietro Baschenis.