Retegui sulle orme di Pippo Inzaghi? I numeri fanno sognare, ma serve continuità
I numeri dell'ex Genoa autorizzano paragoni importanti e tengono vivo il desiderio di rivedere un atalantino in vetta alla classifica cannonieri
di Fabio Gennari
Filippo Inzaghi, centravanti dell'Atlanta 1996/97, è l'unico giocatore della storia dell'Atalanta ad aver vinto il titolo di capocannoniere. Lo ha fatto con 24 gol in 33 presenze, era un campionato con meno squadre (18), in cui praticamente tutta la produzione offensiva del gruppo aveva lui come finalizzatore: 44 gol in campionato, 20 appena dei suoi compagni. Un gol in Coppa Italia, sul campo della Spal, a firma di Filippo Inzaghi. Mondonico cercava di sfruttare al massimo le sue doti.
Oggi, quasi venti anni dopo quella stagione e quei dati, Gasperini ha Retegui con numeri altrettanto da urlo, ma l'Atalanta è molto diversa per approccio e struttura rispetto a quella di allora.
I numeri sono interessanti, perché l'ex Genoa è in "vantaggio" (11 reti in 12 giornate, Pippo era arrivato a 8), la proiezione è estremamente interessante e la sensazione che possa davvero arrivare a quota 20 è abbastanza diffusa. Quando Retegui gioca nel tridente con Lookman e De Ketelaere, il suo ruolo da finalizzatore diventa ancora più importante, ma va anche detto che il numero 32 della Dea è molto più partecipe al gioco di squadra rispetto a quanto non facesse Inzaghi.
Il rendimento offensivo della compagine nerazzurra è il miglior alleato di Retegui, la squadra cerca in continuazione il pertugio giusto e anche se ci sono gare in cui l'ex Genoa sembra meno in palla, basta un pallone messo bene al centro, che sia di piede o di testa, che lui si rende pericoloso.
In partite come quella di Parma (in programma sabato 23 novembre), un giocatore come Retegui può essere ancora più importante per la causa nerazzurra, con il record di Inzaghi sullo sfondo. Lassù, dove nemmeno il miglior Zapata è mai riuscito ad arrivare.
Il Parma prepara la trappola.