Il focus

Un po' di chiarezza sul delicato tema del danno erariale nel settore sanitario

Il tema della responsabilità contabile nell’esercizio o nel mancato esercizio del potere transattivo

Un po' di chiarezza sul delicato tema del danno erariale nel settore sanitario
Pubblicato:

di Francesco Spirito

Il tema della responsabilità contabile nell’esercizio o nel mancato esercizio del potere transattivo si pone oggi al centro di un acceso dibattito, rappresentando - specie in un settore strategico come quello sanitario - un fattore di snodo cruciale per orientare la virtuosa gestione delle risorse pubbliche. In tale particolare ambito, l’analisi della tematica è resa ancora più complessa dal labile confine tra legittimità ed eccesso di potere, tra gestione oculata e potenziale danno erariale.

Nel caso del dirigente sanitario, il tema si concentra sul suo operato in situazioni in cui è chiamato a rappresentare l’Ente, in transazioni rivolte a privati o aziende, tanto per la fattispecie di danno erariale diretto quanto in relazione a quello indiretto. L’esercizio del potere transattivo deve svilupparsi secondo prudenza, diligenza e imparzialità, in rigorosa osservanza dei princìpi di economicità, convenienza e trasparenza, richiedendo sempre una valutazione costi-benefici di ogni accordo transattivo. Tale valutazione deve essere sorretta da un’analisi obiettiva e debitamente documentata, al fine di garantire la conformità dell’operato alle regole di corretta amministrazione, anche per il caso in cui si opti per la mancata definizione della controversia mediante transazione.

Se da un lato, infatti, la Corte dei Conti ha più volte rimarcato come sia sindacabile una transazione ove irragionevole, altamente diseconomica o contraria ai fini istituzionali, dall’altro lato il medesimo organo giurisdizionale ha, attraverso recentissime pronunce, definitivamente chiarito come altrettanto foriera di responsabilità erariale possa risultare la scelta di non concludere una transazione palesemente vantaggiosa, poiché in evidente spregio del più generale principio che estende il sindacato di legittimità dell’azione amministrativa (compresa, dunque, quella di matrice transattiva) stante la "esigenza di accertare che l'attività svolta si sia ispirata a criteri di ragionevole proporzionalità tra costi e benefici" (da ultimo, Corte dei Conti Umbria, Sez. giurisdiz., Sent. N. 9/2021).

Commenti
Giannichedda

Parliamo invece delle difficoltà a prendere un semplice appuntamento agli Asl soprattutto quello di ponte San Pietro che ormai è diventato impossibile accedervi... li chiami x fissare un appuntamento ti rispondono di entrare nel sito e farlo da lì che (un sito labirinto). bravi, continuate così, e la gente paga le tasse x un servizio così scadente piuttosto di semplificare le cose alla cittadinanza

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