Premiato a Roma lo spot made in Bergamo "Più che un posto fisso, un posto figo!"
Realizzato dal Studiomeme, che ha sede in via Coghetti, ha ricevuto una menzione speciale allo "Smartphone d'oro"
Tra le menzioni speciali dello "Smartphone d'oro" conferite ieri, 26 novembre, da Pa Social, ce n'è una che ha anche una matrice bergamasca.
Si tratta di quella andata alla campagna di comunicazione "Più che un posto fisso" del dipartimento dell'Informazione e l'editoria e del dipartimento della Funzione pubblica. Lo spot è stato infatti realizzato da Studiomeme, che ha sede in via Coghetti a Bergamo.
Il successo dello spot
Antonella Flauto di Studiomeme spiega: «L'anno scorso abbiamo partecipato a una gara nazionale indetta dal Ministero della pubblica amministrazione. E su più di trenta progetti hanno scelto noi: è stata una bellissima sorpresa. Ci siamo occupati di realizzare una campagna cross-mediale: social, spot radio e spot tv andato in onda sui canali Rai».
Aggiunge: «Arrivavamo da post campagna di Venere del Ministero degli esteri quindi erano tutti un po' tesi e invece é andata bene. Grazie anche all’utilizzo di una testimonial come Orietta Berti che aveva il ruolo di figura ponte tra target giovane e uno più adulto. Lo spot tv ripercorre una giornata tipo di una ragazza che lavora in una pubblica amministrazione come architetto e strizza l'occhio a un format social, dato che il target erano i giovani».
«Più che un posto fisso, un posto figo!»
È stato forse proprio questo linguaggio fresco e diretto con il motto «Più che un posto fisso, un posto figo!» a garantire il successo dello spot, al quale poi si aggiunge anche la recente menzione allo Smartphone d'oro. Lo spot è stato trasmesso in televisione e in radio, sulle reti Rai, e sui social media ha ottenuto ben otto milioni di interazioni, raggiungendo quasi sette milioni di persone. I click su inPA, il portale unico per il reclutamento della pubblica amministrazione, sono stati più di tredicimila.
Il messaggio
Il riconoscimento è stato consegnato al Binario F della Stazione Termini di Roma e qui è stata nuovamente sottolineata l'importanza del messaggio della campagna, ovvero scardinare il vecchio stereotipo del posto fisso per coprire le opportunità del pubblico impiego e il valore di lavorare per la collettività.