Il Moscato "Meditatio" premiato con 4 rose camune, il produttore Oikos-Cascina del Ronco entra nel Consorzio
La prima annata, quella del 2020, è stata prodotta in 1.300 bottiglie. Ideale a fine pasto, si abbina bene a formaggi e cioccolato
Il Moscato di Scanzo Docg "Meditatio", della Cooperativa Oikos-Cascina del Ronco, è entrato a far parte del Consorzio di tutela del vino delle colline bergamasche.
Un esordio che ha già ricevuto il riconoscimento prestigioso delle quattro rose camune, assegnato dalla Guida ViniPlus di Lombardia 2025, pubblicata dall'Associazione italiana sommelier Lombardia. Riceverà il riconoscimento nella cerimonia di oggi (lunedì 2 dicembre) all’Hotel The Westin Palace Milan, a Milano.
Il vino
Il Meditatio nasce dalle vigne coltivate su terreno calcareo Sass de Luna con metodo biologico, esclusivamente nel comune di Scanzorosciate, sulle colline in gestione alla cooperativa. La prima annata, quella del 2020, è stata prodotta in 1.300 bottiglie e deriva da una vendemmia tardiva, con successivo appassimento su graticci per 30-45 giorni a temperatura e umidità controllate. Quindi, attraverso affinamento in acciaio per almeno trenta mesi e successivo affinamento in bottiglia per almeno dodici mesi.
Il nome del Moscato deriva da una parola latina che significa «meditazione» o «riflessione», per dare l’idea di un prodotto molto prezioso, che necessita del giusto tempo e spazio per essere degustato. Di colore rosso rubino intenso, presenta al naso note caratteristiche di rosa, viola e marasca, oltre che balsamiche di incenso.
In bocca si rafforzano le sensazioni olfattive con una predominanza di note speziate e una dolcezza molto delicata. È ideale come vino da fine pasto, ma anche per accompagnare formaggi erborinati di capra e a cioccolato con cacao non superiore al 65 per cento. La temperatura ideale di degustazione è quattordici gradi, mentre la gradazione alcolica è quindici per cento.
Il premio
«Le 4 Rose Camune a Meditatio rappresentano un risultato inatteso che ci riempie di orgoglio - spiega Frida Tironi, responsabile del settore vino Oikos-Cascina del Ronco -, soprattutto se consideriamo che per noi si tratta della prima annata di produzione del Moscato di Scanzo, da una vigna giovanissima che dunque lascia ben sperare per un ulteriore miglioramento del prodotto. Siamo felici di produrre il Moscato di Scanzo Docg, che è il vino più conosciuto di Bergamo: i volumi di produzione resteranno bassi come per tutti i nostri vini, ma ci tenevamo a entrare in un Consorzio così prestigioso».
A sottolineare la particolarità del vino e l'importanza dell'ingresso nel Consorzio è Giancarlo Traini, presidente della cooperativa: «Il Moscato completa la gamma di Oikos con un prodotto prestigioso, che amplia la nostra offerta di vini biologici di qualità. Entriamo con umiltà nel Consorzio di tutela del Moscato di Scanzo: è chiaro che noi impareremo molto dagli altri produttori che ne fanno parte, perché è un vino particolare, delicato, difficile da produrre, un vero monumento a livello internazionale».