Un centro di neuropsichiatria per minori aprirà a Sforzatica Santa Maria di Dalmine
La Giunta regionale ha stanziato risorse per 6,5 milioni con l'obiettivo di realizzare la struttura, attesa da diverso tempo
Un nuovo centro di neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza (Npi) aprirà a Dalmine, nell’edificio della frazione di Sforzatica Santa Maria, andando a potenziare la rete territoriale.
Il progetto finanziato da Regione
Il progetto è possibile grazie ai 6,5 milioni di euro stanziati dall’Assessorato al Welfare di Regione Lombardia, in seguito al provvedimento approvato oggi (lunedì 2 dicembre) in Giunta. Una misura che va a destinare 236 milioni di euro complessivi, di risorse proprie e straordinarie, per progetti strategici sulla rete infrastrutturale pubblica del Servizio sanitario regionale.
«Ringrazio il collega Guido Bertolaso per questo ulteriore stanziamento di risorse da mettere a disposizione della sanità bergamasca, in coerenza con le linee di programmazione e di sviluppo del sistema sociosanitario regionale, tracciate con il Programma regionale di sviluppo sostenibile» ha dichiarato l’assessore alle Infrastrutture e opere pubbliche Claudia Maria Terzi.
I servizi della struttura
La struttura per curare le problematiche neuropsichiatriche dei minori è attesa da molto tempo, per potenziare i servizi ai cittadini, rafforzando inoltre quelli sociosanitari legati alla salute mentale, una questione che si sta mostrando di questi tempi meritevole di attenzione.
Nello specifico, il polo servirà per interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle patologie neurologiche e psichiatriche, intellettive e neuropsicologiche dell'infanzia e dell'adolescenza, fino ai 18 anni. «Rappresentano un’offerta di cui si sente il bisogno, visto l’incremento delle problematiche legate a questo campo - ha commentato Terzi -. Per questo è da anni che mi sto spendendo per far sì che questa ipotesi diventi una realtà: oggi possiamo dire che sarà così. Come dalminese sono molto contenta. Un’altra promessa è mantenuta».