Bozzetto e Zucchi firmano il corto dedicato ai settant'anni della Rai e del Coro dell'Antoniano
Un nonno sonnacchioso e un nipote curioso si ritrovano al centro di una festa, sulle note della celebre sigla di Canzonissima, "Zum zum zum"
C'è anche un po' di Bergamo nelle celebrazioni dei settant'anni della Rai e del Piccolo Coro dell'Antoniano. I bergamaschi Fabio Bozzetto (figlio di Bruno Bozzetto) e Diego Zucchi sono gli autori del nuovo corto pubblicato su Rai Play che coniuga la storia della televisione pubblica con quella dei giovani cantanti del coro.
L'episodio realizzato dai bergamaschi è il numero 15 della serie Zecchino d'Oro - Le canzoni animate, dedicato alla celebre canzone Zum Zum Zum, iconica sigla di Canzonissima del 1968 lanciata da Sylvie Vartan e Mina. «Un nonnino sonnacchioso - si legge nella descrizione -, un nipote curioso e un vecchio televisore sintonizzato su irresistibili canzoni di una lontana epoca "in bianco e nero" ed ecco esplodere una festa mai vista!».
Il corto, di quattro minuti, è realizzato in uno stile a metà strada fra 2D e 3D: i personaggi sono rappresentati con la classica tecnica bidimensionale, circondati però da un mondo tridimensionale. Quasi a voler rafforzare il punto d'incontro generazionale che è la base dell'intero corto (e delle celebrazioni stesse): un nonno e una canzone d'altri tempi, Zum zum zum, che si diverte con il nipotino con una versione rivisitata del brano, cantata dalla nuova generazione di coristi dell'Antoniano. Vecchio e nuovo che si ritrovano, nonostante le differenze dettate dal tempo.
Zum zum zum: ed è subito festa
Il corto inizia raccontando una storia come tante: i genitori che lasciano il figlio alle cure del nonno (e del suo strambo uccellino) per un pomeriggio. Non passa molto prima che sopraggiunga la noia: il ticchettio di un orologio a pendolo, il nonno sul divano che sonnecchia con un libro tra le mani.
Quando a un tratto, dalla soffitta, si sentono delle voci. Canzoni che noi, spettatori, conosciamo: Il valzer del moscerino di una giovanissima Cristina D'Avena, Popoff interpretata da Walter Brugiolo, Volevo un gatto nero cantata da Vincenza Pastorelli. E poi Zum zum zum, che solletica la curiosità del bambino.
Salito in soffitta, si rende conto che è a trasmettere questi spezzoni di storia "in bianco e nero" è un vecchio televisore. Con l'aiuto dell'uccellino, lo porta in salotto dal nonno e parte la festa: la casa, sulle note del brano di Canzonissima, si trasforma in un tripudio di colori e allegria, un corteo musicale con tanto di banda e ranocchie ai tamburi. Perfino gli alieni, dallo spazio, si accorgono che sulla Terra è tutto un fuochi d'artificio e palloncini.
La magia viene interrotta dai genitori che bussano alla porta e si trovano di fronte una casa sottosopra. Era tutto frutto dell'immaginazione di nonno e nipote... O forse no?
Fabio Bozzetto e Diego Zucchi si sono occupati della regia e della realizzazione, per conto di GraFFiti Creative, agenzia creativa indipendente milanese. Obiettivo dei corti animati della serie, incluso quello realizzato dai bergamaschi, è quello di celebrare i settant'anni di Rai e del Piccolo Coro dell'Antoniano, che ogni anno accompagna le canzoni dei piccoli partecipanti allo Zecchino d'Oro.
È possibile guardare il corto gratuitamente (previa registrazione) in streaming su Rai Play, collegandosi a questo link.