In Prefettura il problema della fauna selvatica: cervi, cinghiali e 24 attacchi di lupi
Dopo il declassamento del canide a specie protetta, il focus: 25 esemplari in Bergamasca. Il prefetto: «Convivenza uomo-natura»

Nel tavolo di coordinamento sulla fauna selvatica che ieri, 6 dicembre, è stato convocato dal Prefetto di Bergamo Luca Rotondi, il recente passo avanti verso il declassamento del lupo da specie «strettamente protetta» a «protetta» è stato inevitabilmente uno dei temi centrali. Ma non il solo.
Istituzioni al centro
Nel Tavolo, al quale hanno partecipato i sindaci dei Comuni di Gandino e Valbondione, la Polizia Provinciale, nonché i rappresentanti di Regione Lombardia, del Gruppo Carabinieri-Forestale, di Ats e delle associazioni agricole, sono state infatti analizzate le problematiche legate alla presenza della fauna selvatica, valutate le azioni già intraprese e definite ulteriori strategie di intervento per garantire sicurezza, tutela ambientale e sostenibilità.
Centrale in tutto questo il ruolo delle Istituzioni, considerato «fondamentale non solo per la gestione delle criticità legate alla fauna selvatica, ma anche per la prevenzione di reati, quali l'utilizzo di esche avvelenate che rappresentano un grave rischio per la fauna, gli animali domestici e la salute pubblica». Sono stati, tra l'altro, approfonditi aspetti riguardanti la sicurezza stradale, i danni per l'agricoltura e i piani di contenimento della fauna selvatica, della quale è stata analizzata la composizione.
Cervi, lupi e cinghiali
Più ungulati, in particolare cervi, che determinano anche problemi di sicurezza stradale, ma meno cinghiali, oggetto di specifiche politiche di controllo. In relazione ai lupi è stato riscontrato che sono ventiquattro gli eventi predatori rilevati nell'anno in corso e si stima che vi siano circa venticinque esemplari sul territorio provinciale, suddivisi in tre piccoli branchi, costantemente monitorati dalla Polizia Provinciale.
Preso atto dei tempi tecnici necessari al recepimento delle indicazioni europee sul declassamento del lupo da specie strettamente protetta, l'incontro è diventato quindi l'occasione perfetta per ricordare l'importanza che vengano adottate, dagli allevatori, le idonee misure preventive volte a mitigare i conflitti tra uomo e fauna, come recinzioni elettrificate e utilizzo di cani da guardiania.
Uomo e natura
Il Prefetto ha sottolineato l'importanza di un'azione sinergica tra le Istituzioni coinvolte, evidenziando la necessità di adottare misure coordinate ed efficaci, nonché di sensibilizzare la cittadinanza e promuovere comportamenti responsabili. «Il Tavolo - ha sottolineato Rotondi - è un importante momento di confronto per una gestione più sostenibile della fauna selvatica e per un rafforzamento della convivenza tra uomo e natura».