L'editoriale di Jacobelli

Se l'Atalanta continua a giocare così, arriverà molto lontano. In Italia e in Europa

I nerazzurri hanno tenuto testa al Real Show, con Retegui che proprio nel finale ha clamorosamente sbagliato il gol del 3-3

Se l'Atalanta continua a giocare così, arriverà molto lontano. In Italia e in Europa
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di Xavier Jacobelli

Se all'ultimo respiro Retegui non avesse clamorosamente fallito il 3-3, l'Atalanta avrebbe meritato il pareggio, avendo tenuto testa sino alla fine al Real Show, sublimato dagli acuti di Mbappé, Vinicius e Bellingham. La sconfitta di misura non inficia le chances bergamasche di qualificazione agli ottavi di finale, per i quali i campioni d'Europa sono tornati in corsa grazie al successo di Bergamo.

Il confronto fra la capolista della Serie A e la seconda in classifica della Liga ha corrisposto alle grandi aspettative della vigilia. La partita si è giocata in uno stadio splendido e carico di passione: la gara è stata spettacolare, avvincente, caratterizzata dai continui ribaltamenti di fronte e ha confermato la caratura internazionale dei vincitori dell'ultima Europa League. Allo stesso modo, una volta di più Ancelotti ha dimostrato perché sia uno dei migliori allenatori del mondo, sopperendo con sagacia all'emergenza infortuni in difesa e al forfeit di Mbappé dopo soli 34' di gioco.

Nel veemente assalto finale, Gasperini ha schierato simultaneamente Lookman, Samardzic, Zaniolo e Retegui, sorretti dal gigantesco Ederson, il migliore in campo quanto Bellingham lo è stato nelle file spagnole. Accanto all'asso inglese, sino a quando è rimasto in gioco ha brillato Mbappé, mentre Vinicius ha ribadito il suo senso dell'opportunismo approfittando dello sfortunato rimpallo avversario che l'ha rimesso in gioco nell'azione del 2-1 madridista. L'Atalanta ha incassato la prima sconfitta in sei partite di Champions; il Real la terza vittoria che pareggia il conto con i tre ko inopinatamente subiti in questa prima fase del torneo.

Quanto a qualità del gioco, personalità, determinazione, la Dea ha fatto ancora meglio rispetto alla finale di Supercoppa, persa tre mesi fa a Varsavia. Dal 28 settembre al 10 dicembre, la squadra di Gasperini ha giocato 15 partite fra campionato e Champions League. Bilancio: 12 vittorie (9 di fila in campionato), 2 pareggi e 1 sconfitta, 41 gol segnati e 11 subiti. Il Real ha interrotto una corsa entusiasmante, ma l'impressione è che nella circostanza la Dea abbia soltanto rifiatato. Se continua a giocare così, arriverà molto lontano. In Italia e in Europa.

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