«I gatti non si tengono nelle gabbie!»: scoppia la bagarre in Consiglio a Urgnano
Il sindaco ha spiegato che, come da normativa, hanno dovuto individuare un gattile di riferimento, ma la consigliera Testa non ci sta
In genere, è uno di quegli argomenti che passano lisci in Consiglio comunale, senza troppi intoppi. Eppure, a Urgnano, il punto all'ordine del giorno con la ratifica della convenzione tra il Comune e la cooperativa Eureka di Treviglio per il gattile ha scatenato la bagarre in aula. Lo riportano i colleghi di PrimaTreviglio.
A sollevare la questione è stata la consigliera di minoranza del centrodestra, Cinzia Testa, che ha fatto emergere alcuni aspetti del progetto secondo lei problematici. La convenzione è stata illustrata dal sindaco Marco Gastoldi e prevede che «esattamente come il Comune ha già in essere una convenzione con un canile, per il medesimo principio abbiamo anche il dovere di averne una con un gattile. La stipuleremo con la cooperativa sociale Eureka, che ha sede in via Castolda a Treviglio».
Come funziona il progetto
Il primo cittadino ha aggiunto: «L'obiettivo è quello di assicurare cure e ricovero a gatti adulti e cuccioli raccolti sul territorio di Urgnano: quindi custodia di gatti morsicatori per il periodo di osservazione sanitaria, oggetto di sequestri giudiziari, incidentati (traumatizzati o malati ndr.) per il periodo di recupero, di proprietà di persone che sono ospedalizzate o decedute o che hanno abbandonato i gatti per gravi cause di forza maggiore. L’abbandono tout court infatti è un reato penale. Il Comune ha acquistato due gabbie, meglio due spazi, che annualmente hanno un costo di duemila euro l'una».
«Mancano le dimensioni delle gabbie»
Da qui si è scatenata l'ira e la disapprovazione della consigliera di minoranza: «I trovatelli di Urgnano finiranno a Treviglio mi par di capire nel testo non sono indicate le dimensioni delle gabbie, quanti animali ospiterebbero? Parliamo di una spesa di quattromila euro più Iva come quota fissa, a cui si aggiunge la quota variabile determinata dalle condizioni del gatto e dalla tipologia degli interventi che si rendessero necessari. Quindi, visto che i trovatelli sono di norma in condizioni disastrose, il costo non ammonterebbe a quattromila euro. Finora, con l'associazione spiranese "I gatti di Anna" abbiamo pagato tremila euro l'anno, tutto incluso, anche le vaccinazioni. Infine la convenzione dice che se ci fosse carenza di spazi disponibili gli animali verrebbero inseriti in una lista di attesa. Che fine fanno nel frattempo, li lasciamo sulla strada?».
Le precisazioni del sindaco
Il sindaco ha spiegato che si tratta del recepimento di una legge e poi ha fatto anche alcune distinzioni: «Un conto è la facoltà di sostenere le colonie feline, che sono di esclusiva responsabilità dell'intestatario che ha depositato il suo nome presso Ats. Il Comune concede un contributo perché ne riconosce le finalità statutarie. Un altro è l'obbligo normativo di convenzionarsi con un gattile per il ricovero degli animali che ho citato prima. Le dimensioni delle gabbie, come gli altri requisiti necessari sono dettati dall'Ats, che ha rilasciato la licenza».
«I gatti non si tengono nelle gabbie!»
È a questo punto che l'atmosfera si è fatta ancora più calda con la consigliera Testa, che ha sbottato: «Stiamo passando da una situazione in cui i gatti possono accedere liberamente a uno spazio con un portico coperto e messo in sicurezza a delle gabbie... I gatti non si tengono nelle gabbie!». Il sindaco però ha subito ribattuto, alzando anche lui i toni: «Lei sta dicendo che stiamo approvando un documento che non rispetta la legge o non rispetta il suo punto di vista?? Nel primo caso sta lanciando un'accusa grave, questo è un documento proposto dal Comune di Treviglio e visto dall'Ats, nel secondo è una sua opinione e io la rispetto ma non può chiedere che non venga approvata».
Ha concluso: «Sta mischiando pere con mele: la convenzione la impone la legge, "I gatti di Anna" è un'associazione di volontariato che il Comune di Urgnano ha cominciato per primo a sostenere, ma questo non assolve l'obbligo di legge".
Io provrei a mettere il sindaco al posto di gatti....
Ha ragione il sindaco al 100/100
È molto corretto, i gatti non si tengono nelle gabbie. Si deve avere spazi al coperto dove i gatti vengano tenuti protetti anche dal freddo.